«Addio al postino
in mezza provincia»
Allarme del sindacato. Lettere consegnate due o tre giorni a settimana
in venticinque comuni tra lago e Valsassina
E altrove servizi garantiti a suon di straordinari
Sparisce il postino. Venticinque Comuni, di cui la maggior parte sul lago e in Valsassina, resteranno senza portalettere un giorno sì e uno no.
L’addetto alla consegna passerà, nella migliore delle prospettive, un giorno si e uno no, forse anche solo due giorni alla settimana.
Le Poste italiane hanno deciso di cancellare il servizio in tutti quei Comuni la cui densità di popolazione è sotto i 200 abitanti per chilometro quadrato. Un taglio che non guarda in faccia nessuno. Sono 600 i dipendenti postali distribuiti nei vari uffici della provincia, di questi 200 più o meno sono portalettere.
Niente più postino con passaggio da lunedì a venerdì ad Abbadia: il Comune con una densità è di 194 abitanti per chilometro quadrato è in bilico, ma le prospettive non sono rosee come già dimostrato da tempo con l’ufficio postale quasi sguarnito. Una sola dipendente per oltre tremila abitanti.
Resteranno senza postino Varenna, Oliveto Lario, Dorio, Perledo, oltre a Casargo, Erve, Introbio, Margno, Morterone, Pagnona, Primaluna, Taceno, Vestreno, Carenno, Cassina, Esino, Introzzo, Moggio, Parlasco, Pasturo, Premana, Sueglio, Tremenico e Vendrogno. La situazione è pesante.
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