Acqua di Carlanta
da doc a non potabile
Problemi ai Piani Resinelli «Quantità anomala di batteri coliformi»
Un tempo era l’“acqua doc” della località turistica valsassinese.
Adesso, e non è la prima volta, è stata dichiarata ufficialmente «non potabile» con un’ordinanza del sindaco di Mandello, Riccardo Mariani.
Si parla della fonte della “Carlanta”, in territorio di Mandello davanti alla struttura dell’ex “Alveare Alpino”. Un tempo acqua pura, apprezzata anche da chi ai Resinelli a seconda casa e fa molto “in” offrire quest’acqua agli ospiti. Acqua che adesso non si può neanche usare per «usi alimentari».
L’ingrato compito di obbligare tutti, se non previa bollitura, di fare uso della celeberrima fontana dei Resinelli, è toccata al primo cittadino di Mandello, Mariani.
Nel territorio amministrato da quest’ultimo Comune questa si trova - gli altri coinvolti nella gestione dei Piani Resinelli, ognuno per la sua quota parte, sono Ballabio, Abbadia e Lecco -, e a Mariani è toccato per competenza firmare l’ordinanza.
Perché l’acqua della Carlanta non si può bere?
Nel dispositivo dell’ordinanza, il sindaco di Mandello fa riferimento alle «analisi effettuate dalla ditta “Idroservice Srl” alla fonte della Carlanta.
Dai risultati di queste ultime risulta infatti la non potabilità dell’acqua per presenza di una quantità anomala di batteri coliformi».
Nessun allarme, ma ad ogni buon conto il sindaco di Mandello ha ritenuto fare proprie le segnalazioni di Idroservice e muoversi ufficialmente di conseguenza.
Sulla scorta di queste considerazioni, il primo cittadino di Mandello Mariani ordina: «Il divieto di utilizzare, a scopo alimentare, l’acqua della sorgente “Carlanta” senza previa bollitura».
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