«Accuse ridicole
Comini non è corrotto»
Zotti, legale dell’ingegnere mandellese indagato:
«L’auto era fornita d’obbligo per i dirigenti Mai preso i soldi, testimoniano le intercettazioni»
«L’ingegnere Dario Comini non è un corrotto, non ha preso soldi né auto. A conferma di quello che dico, ho atti e documenti arrivati sulla mia scrivania da poche ore».
Parole dell’avvocato Vito Zotti, legale del professionista mandellese, indagato per corruzione e millantato credito sulla bonifica dell’area Rho-Pero, di cui Comini, appunto, è direttore dei lavori.
Su Comini - attivo con gli Alpini e in politica, e consigliere comunale a Mandello della Lega Nord -, pesano le accuse che gli muove la Procura della Repubblica di Milano. Queste si riferiscono al ruolo che avrebbe svolto in qualità di «componente della commissione incaricata della valutazione delle offerte» della bonifica di quest’area nel quadro dei lavori per Expo 2015. «Le carte che ho - dice Zotti, che è anche sindaco di Lierna -, testimoniano l’estraneità del mio cliente ai fatti che gli vengono contestati». E parte dell’«auto concessa all’ingegner Comini dai vincitori, “Cmc” di Ravenna, della gara d’appalto da 65 milioni per la bonifica di quell’area inquadrata negli interventi di Expo 2015». E per l’accusa di millantato credito, il legale dice: «Sono pronto a smontarla punto su punto con le intercettazioni e le carte»
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