Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 09 Maggio 2014
«Abitazioni in Valle
Non si deve rubare
spazio al territorio»
È l’appello lanciato dall’ordine degli architetti alla presentazione di un ciclo di conferenze - «Ogni intervento deve avere un impatto etico»
Il tema della sostenibilità nell’ambito dell’edilizia è sempre più attuale: non si deve, però, guardare più solamente a case e costruzioni che risparmino e magari producano anche energia, ma considerare innanzitutto che, alla base di ogni nuova costruzione, per quanto possa essere ecologicamente sostenibile, c’è un pezzo di territorio che viene meno.
Per gli architetti, ma anche per gli amministratori e i cittadini di Valtellina e Valchiavenna devono dunque diventare un “must” verbi come “ricostruire”, “ristrutturare” e “rendere gli edifici più moderni”: è questo l’appello lanciato dall’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti conservatori della provincia di Sondrio in occasione della presentazione del ciclo di conferenze “Fare spazio”, avvenuta ieri mattina alla sede dello stesso ordine in via delle Pergole a Sondrio.
«Si parla spesso - ha evidenziato il segretario dell’ordine Claudio Bottacchi - di eco sostenibilità, recupero energetico, scarsità delle risorse, ma altrettanto spesso non si pensa che sono l’ambiente e il territorio le risorse “principe”, ma ormai anche le più limitate».
«La sostenibilità - ha fatto eco Marco Ghilotti, responsabile scientifico del ciclo di conferenze “Fare spazio” - non deve essere legata solo all’involucro edilizio, ma anche al modo in cui i vari interventi si sposano col territorio. Lo spazio è un bene di tutti, ma è anche un bene, ormai, limitato, Ogni intervento deve dunque avere un impatto “etico” ancora prima che estetico. Lo spazio diventerà sempre più limitato e averne cura sarà la sfida per il futuro».
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