Abbadia: scattano le manette, addio pista ciclabile
Arrestato l’imprenditore a capo del consorzio cui l’Anas aveva affidato i lavori, già fermi da anni. Bancarotta fraudolenta ed estorsione le accuse.
Requiem per la ciclabile da Lecco ad Abbadia. Mentre si attendeva la sentenza del Tar del Lazio che a giorni doveva dare il via libera alla ripresa dei lavori: è stato arrestato Pietro Tindaro Mollica, imprenditore siciliano a capo del consorzio stabile Aedars Scarl di Roma vincitore dell’appalto Anas per la realizzazione dei quattro chilometri di pista dalle Caviate di Lecco ad Abbadia.
Tindaro è stato raggiunto da due provvedimenti cautelari emessi dal tribunale di Roma ed eseguiti ieri dalla Guardia di finanza.Le accuse nei suoi confronti sono quelle di bancarotta fraudolenta, estorsione ed intestazione fittizia di beni. I finanzieri hanno sequestrato società per un valore di oltre 108 milioni di euro e tra queste il 75% del fondo consortile del consorzio stabile Aedars di Roma. Ora portare a termine l’opera sarà davvero arduo. Dodici i milioni di euro stanziati.
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