Abbadia, un perito e tre consulenti
per leggere nella mente di Aicha
La giovane mamma di Abbadia oggi in tribunale a Lecco per l’udienza dal gup
È stata nuovamente trasferita in carcere a Como, dove probabilmente resterà
È arrivata in tribunale a Lecco accompagnata dalle guardie carcerarie del Bassone di Como, dove è tornata dall’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere da un paio di giorni.
È del tutto probabile che resterà dunque in cella, in attesa delle ulteriori tappe dell’inchiesta penale a suo carico, Aicha Coulibaly, la giovane mamma di origini ivoriane che il 25 ottobre scorso ha ucciso con un fendente al cuore il figlio primogenito Nicolò, 3 anni da compiere da lì a un mese. La venticinquenne è stata tradotta a mezzogiorno in tribunale a Lecco per assistere all’udienza davanti al gup per l’affidamento della perizia psichiatrica alla dottoressa Mara Bertini.
Tutte le parti si sono avvalse di scegliere un consulente.
Le operazioni peritali inizieranno mercoledì della prossima settimana, la dottoressa Bertini ha tre mesi di tempo: relazionerà al giudice il prossimo 6 maggio.
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