Abbadia, lettere ad Aicha
«Racconta come è successo»
Dal paese missiva di vicinanza ma anche esortativa a spiegare cosa è accaduto
Intanto la giovane mamma è stata trasferita all’ospedale psichiatrico giudiziario
Da ieri, Aicha Coulibaly, la mamma di AbbadiaLariana che, lo scorso 25 ottobre, ha colpito, con un fendente al cuore, il suo piccolo Nicolò di nemmeno tre anni, è ricoverata all’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere.
La richiesta di trasferimento dal carcere Bassone di Como alla struttura protetta mantovana era stata avanzata dal pm Cinzia Citterio, titolare del fascicolo sull’infanticidio, preoccupata di trovare per la giovane ivoriana un luogo adatto a seguirla nel momento in cui realizzerà compiutamente cosa ha fatto.
Finora, infatti, la Coulibaly si è rivelata particolarmente confusa: di quella notte, di quello che l’ha spinta ad avventarsi sul figlio primogenito ha dato versioni molteplici e disparate, più spesso pare non rendersi conto del fatto che il bimbo non c’è più.
Intanto, l’avvocato difensore Sonia Bova ha ricevuto due contatti, il primo da un gruppo di mamme della scuola materna frequentata da Nicolò, che avrebbero piacere a far pervenire ad Aicha una lettera. Una seconda missiva , scritta da alcuni cittadini di Abbadia, è invece già stata recapitata. Una missiva di vicinanza, umana e cristiana, ma anche con alcune esortazioni: a spiegare «come meglio potrai lo svolgersi di quei terribili momenti. Ti chiediamo col cuore affranto di raccontare come una cosa tanto orribile possa essere accaduta».
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