Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 03 Ottobre 2013
A Dazio caccia aperta ai cervi
Trovato l’accordo in Provincia
L’attività venatoria alla Culmen aprirà il 10, i 17 e il 24 ottobre
L’obiettivo dell’operazione è abbattere cinquanta ungulati
Ultimo passaggio istituzionale martedì sera in provincia con gli amministratori dei Comuni di Morbegno, Dazio, Civo, Valmasino e il comprensorio caccia della Bassa Valle ed è confermato il via al piano di abbattimento dei cervi alla Culmen a partire da giovedì 10 dicembre.
Il decreto del dirigente dell’area caccia di palazzo Muzio, Daniele Moroni, ha recepito la delibera del consiglio provinciale che venerdì scorso ha trasformato la “montagna magica” in zona speciale con il divieto di ogni forma di caccia, ad eccezione del cervo, riportando le doppiette nell’area dopo quasi cinquant’anni dall’istituzione della riserva (tecnicamente definita zona di ripopolamento e cattura). Il decreto è frutto di un compromesso raggiunto con i sindaci dei territori interessati che avevano espresso forti preoccupazioni rispetto alla ripresa dei prelievi venatori in una località turistica, molto frequentata soprattutto nei weekend di autunno e primavera. E il più importante risultato del confronto è stato quello di escludere dalla caccia le giornate del sabato e anticiparle al giovedì. «Abbiamo poi definito i punti in cui saranno posizionati gli avvisi per la popolazione - riferisce il sindaco di Dazio, Antonio Cazzaniga - lungo la provinciale e all’imbocco dei sentieri, da tutti i versanti, in modo che ci sia la più ampia diffusione delle date».
Si comincerà a sparare il 10 ottobre, dunque, per proseguire con il piano di selezione il 17 e il 24 dello stesso mese, dopodiché si farà la prima verifica sul numero di capi uccisi e sull’opportunità o meno di proseguire anche nel mese di novembre. In ogni caso il periodo di caccia sarà chiuso entro il 7 dicembre. L’obiettivo è di arrivare a cinquanta capi abbattuti, ma non potranno entrare nella zona più di venti cacciatori per giornata ed è stata disposta la distanza massima di tiro di duecentocinquanta metri dall’obbiettivo per ridurre il rischio di pallottole vaganti.
«Mi sembra che la soluzione di compromesso raggiunta possa essere soddisfacente - così l’assessore all’Ambiente del Comune di Morbegno, Stefano Ciapponi - in questo modo facciamo un controllo efficace sulla specie in fortissima crescita negli ultimi anni, tutelando la biodiversità e salvaguardiamo la sicurezza della popolazione visto che sarà un prelievo regolamentato». Soddisfatto del traguardo raggiunto anche il presidente dell’associazione della Culmen Emanuele Paniga: «Ci spiace per i cervi, ma sappiamo che la situazione è critica, e soprattutto siamo rassicurati dalle misure che saranno adottate per informare in modo adeguato la popolazione residente e gli escursionisti».
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