Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 30 Marzo 2014
«A Campovico
statale invisibile»
Francesco Bongio, che da dieci anni segue il progetto della strada, spiega come sarà realmente - Una barriera acustica alta quattro metri bloccherà i rumori e proteggerà l’abitato sottostante
C’è ancora molta confusione nell’opinione pubblica sul progetto del secondo stralcio della nuova statale 38 (da Cosio al Tartano) oggi in fase di elaborazione esecutiva, scattata ufficialmente il 19 marzo, dopo la conclusione dell’iter di aggiudicazione della gara dell’appalto integrato alla Tecnis Spa di Catania.
Nell’ultimo collegio di vigilanza, Anas ha fornito parte della documentazione relativa al progetto definitivo e l’ufficio tecnico del comune di Morbegno ha predisposto una foto simulazione grafica di come sarà il tratto di Campovico, quello più contestato dai cittadini della frazione retica, che stanno avviando una raccolta firme per sollecitare il prolungamento di ulteriori 150 metri della galleria artificiale in uscita sul Tovate. Il delegato alla 38, l’ex assessore ai Lavori pubblici Francesco Bongio che da ormai una decina d’anni segue gli sviluppi dell’iter anticipa alcuni dettagli della progettazione, precisando che ci sono ancora 150 giorni per apportare modifiche e migliorie, specie sull’aspetto della mitigazione ambientale, su cui, tiene a rimarcare Bongio: «Abbiamo, però, già ottenuto importanti risultati».
Punto uno è bene precisare che sopra Campovico non ci saranno tratti viari su viadotto. La galleria Selvapiana che sbucherà a monte dell’abitato sarà invisibile, anche i muri a secco delle vigne non distanti dalla chiesa saranno ripristinati. Da quel punto (in corrispondenza del chilometro 15,485, lo zero è al Trivio di Fuentes), inizia il tunnel artificiale, lungo 90 metri, che si conclude a circa quindici metri dal ponte della valle del Tovate. «L’esterno della galleria sarà completamente mascherato da interventi di bioingegneria, con coperture di vegetazione sia naturale che, seminaturale - tiene a sottolineare Bongio - da Campovico non si vedrà nulla, né il tracciato, né le auto».
Una volta superato il guado, la strada prosegue sempre su terrapieno e sul lato sud è prevista una barriera acustica alta quattro metri e lunga settanta, per bloccare le onde sonore.
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