Cronaca
Sabato 07 Dicembre 2024
37 lupi abbattuti da inizio settembre nei Grigioni
Il dato emerge dal monitoraggio relativo alla gestione del lupo pubblicato nei giorni scorsi dall’Ufficio cantonale per la caccia e la pesca. Altri quattro esemplari, come riferito dalla consigliera di Stato e direttrice del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità, Camelia Maissen, sono avvenuti nei primi giorni di dicembre
Sono 37 i lupi abbattuti nel Cantone dei Grigioni da inizio settembre - quando per la prima volta nel periodo di caccia è stata consentita l’uccisione del grande predatore - a fine novembre. Il dato emerge dal monitoraggio relativo alla gestione del lupo pubblicato nei giorni scorsi dall’Ufficio cantonale per la caccia e la pesca. Altri quattro esemplari, come riferito dalla consigliera di Stato e direttrice del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità, Camelia Maissen, sono avvenuti nei primi giorni di dicembre.
Anche nella vicina Valposchiavo, dove è presente il branco del Rügiul, i cui spostamenti sono concentrati verso il massiccio del Bernina, il 18 novembre sono stati uccisi tre giovani esemplari, in esecuzione dell’ordine di abbattimenti pubblicato a fine settembre. Rientrano nel totale dei 15 esemplari eliminati il mese scorso, sette dei quali facevano parte del branco del Fuorn, il gruppo di lupi che vive nella zona della riserva naturale fra la Bassa Engadina e la Val Monastero. Per il quale, a fine settembre, l’Ufficio federale svizzero dell’ambiente (Ufam) aveva approvato la richiesta presentata dal Cantone dei Grigioni per abbattere tutti gli esemplari. Secondo i guardiani della selvaggina, infatti, il branco del Fuorn, aveva ucciso due bovini a fine agosto. La decisione presa dall’Ufam era tuttavia stata accolta con rammarico dai responsabili del Parco nazionale dove erano presenti i lupi. E non erano mancate critiche da parte di organizzazioni ambientaliste. A inizio novembre quattro di queste avevano consegnato al Governo cantonale a Coira una petizione corredata da oltre 35 mila firme con la richiesta di fermare immediatamente l’eliminazione dei lupi del Parco nazionale. Mercoledì, però in occasione della cosiddetta “ora delle domande” in Gran Consiglio, la consigliera Maissen ha chiarito che tutte le 63 richieste di abbattimento presentate dal Cantone all’Ufam sono state accolte senza riserva.
Mentre proseguono gli abbattimenti, non vengono meno le predazioni dei lupi ai danni di animali da reddito: tra settembre e novembre sono stati 62 gli ovini e i caprini sbranati sul territorio cantonale, un numero simile alle 61 predazioni registrate ad agosto. Per questo tra i numerosi allevatori è forte il sostegno alla strategia adottata dal Cantone. Che a ottobre ha registrato anche l’insorgenza di un nuovo branco, denominato Forcola, che si muove tra la Mesolcina e il versante orografico destro della Valchiavenna.
Da segnalare, nei pressi di Ilanz, un episodio per il quale il responsabile si è autodenunciato. Tre settimane fa, un guardiano della selvaggina, ha abbattuto per errore tre linci mentre di notte stava svolgendo un intervento di regolazione dell’effettivo di lupi in Surselva su incarico dell’Ufficio cantonale per la caccia e la pesca. Cercando i rimanenti tre degli otto cuccioli di lupo del branco del Vorab, tratto in inganno dalle immagini del visore notturno, ha invece sparato a due giovani linci e a un maschio adulto.
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