Cosa fai d’estate? Leggi, vivrai una vita fatta di mille vite diverse
Gli insegnanti - dalle materne alle superiori - consigliano i libri da mettere in valigia
Giugno per gli studenti vuol dire vacanze. Oltre a gelati e tuffi in piscina, l’estate porta con sé anche i tanto odiati compiti delle vacanze.
Gli insegnanti di italiano sono soliti dare in aggiunta o in alternativa agli esercizi dei libri da leggere. Questi sono, a volte, il completamento di percorsi svolti nell’anno, come spiega la professoressa Vittoria Frontera che alle medie insegna italiano e storia: «Ogni estate propongo una bibliografia molto varia, composta da titoli che sono un approfondimento di percorsi già svolti e altri che anticipano temi dell’anno successivo. Cerco di spaziare nella scelta sia dei generi e dei livelli di difficoltà». Pur essendo un’abitudine di moltissimi insegnanti, il dibattito sull’obbligatorietà della lettura è acceso.
«Su questo punto sono molto chiara con gli studenti» prosegue la professoressa «le liste che propongo non sono obbligatorie. Se un libro che hanno scelto non dovesse essere adatto, niente impedisce loro di lasciarlo. Sono convinta che per ogni libro esista un momento giusto in cui viene compreso e sentito, ma se il momento è sbagliato può risultare non interessante. Credo nel ruolo consolatorio della letteratura: a questa età permette ai ragazzi, attraverso le storie dei protagonisti, di affrontare paure e difficoltà, oltre a creare una scala di valori, e quindi di crescere». La professoressa Roberta Perego, docente di italiano, storia e latino al liceo afferma: «Il rischio che costringere alla lettura porti ad odiarla è altissimo. Ma vale la pena correrlo perché per molti potrebbe essere l’unica occasione di leggere certi testi. È una costrizione che fa bene: come il cucchiaio con la medicina amara». Ciò che è sicuro è che ogni insegnante, dalla scuola materna alle superiori, rivolgendosi a studenti non sempre interessati, cerca di avvicinarli alla lettura anche attraverso il proprio entusiasmo. Come afferma la professoressa Perego: «La cosa fantastica della lettura è che nella tua vita, che è una sola, puoi viverne migliaia di altre!».n
(Ha collaborato Alessandra Martinelli, IV liceo delle scienze umane)
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