Animali
Lunedì 23 Maggio 2011
Cani: taglio di coda e orecche
solo in particolari casi medici
Una nuova ordinanza del ministero di fatto blocca i tentativi di consentire i tagli di orecche e code per i cani. Saranno permessi infatti solo a giudizio di un veterinario e se giudicati necessari per la salute dell'animale
Taglio di code e orecchie ai cani infatti verranno permessi solo "se un veterinario li considera un intervento non curativo necessario sia per ragioni di medicina veterinaria sia nell'interesse di un determinato animale".
Questa, in sintesi, parte del testo di una nuova ordinanza del ministero della Salute sulla tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale di venerdì scorso).
La Lav (Lega anti-vivisezione) fa presente come il nuovo provvedimento cancelli "la nota del 16 marzo scorso con la quale il ministro Ferruccio Fazio aveva tentato di riaprire le porte" al taglio delle "code su alcune categorie di cani", in particolare quelli usati per l'attività venatoria.
L'ordinanza ministeriale vieta "gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi in conformità all'articolo 10 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia ratificata dall'Italia con la Legge 201 del novembre scorso". Sono previste - spiega la Lav - "eccezioni certificate da un medico veterinario nell'interesse di un singolo cane e non di categorie".
La volontà del ministero, dice ancora la Lav, è "chiara, visto tanto più l'allargamento del divieto operato dalla nuova ordinanza alla esposizione dei cani con orecchie o code tagliate, oltre alla già perseguita vendita e commercializzazione degli stessi".
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