Ambiente
Martedì 09 Ottobre 2012
Specie aliene, allarme invasione
Natura alterata dagli "stranieri"
L'ambiente italiano, per la sua varietà di climi è particolarmente esposto alla contaminazione, con gravi danni, di animali propri di altre Paesi. L'ultimo caso è quello della zanzara tigre
Per riparare i danni provocati dalle nutrie, introdotte negli anni Sessanta, il nostro paese spende oltre quattro milioni di euro l'anno.
Secondo il sito e-gazette.it questi sono alcuni dei dati più eclatanti del fenomeno delle invasioni biologiche, cioè la diffusione di specie straniere introdotte dall'uomo che possono rivelarsi dannose per l'ambiente locale.
“L'Italia è uno dei paesi maggiormente invasi d'Europa con oltre duemila specie cosiddette aliene subito dopo Belgio e Francia, che ne contano oltre 2.500, e la Gran Bretagna, al top con più di tremila specie straniere”, spiega Piero Genovesi dell'Ispra.
Un fenomeno non nuovo ma ora diventato molto pesante per le ricadute sull'ecosistema. “Le invasioni di specie straniere sono legate ad aspetti biologici e climatici, ma anche economici - ha spiegato sempre Genovesi. - I paesi più ricchi hanno un numero di queste specie più alto, perché hanno un maggiore movimento di merci. L'Italia offre inoltre fasce climatiche diverse, da quelle calde del sud a quelle più fredde alpine, quindi è assai vulnerabile al problema”.
Fra gli ultimi problemi legati a specie aliene il caso dello scoiattolo grigio americano, che in Italia è venduto ancora come animale domestico. Il guaio è che la sua presenza sta portando all'estinzione del cugino locale, lo scoiattolo europeo. Ma le Regioni del Nord, soprattutto la Lombardia, sonmo ancora in ritardo in questa azione di cobntrasto..
Altro problema, questo ancora più avvertito, della contaminazione è quello della zanzara tigre che trasmette oltre dieci virus, fra cui la febbre Chikunguja.
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