Ambiente
Giovedì 19 Agosto 2010
In futuro estati più torride
Ecco i condizionatori "verdi"
Alla ricerca di una migliore efficienza dei condizionatori e un ridotto impatto sull'ambiente, anche in termini di consumo d'energia, nel mondo di stanno inventando nuovi sistemi di raffreddamento degli ambienti
I modelli attuali, dicono diversi esperti intervistati dal National Geographic, sono altamente efficienti, ma il loro peso sulla bolletta è ancora consistente. Ovvio che la ricerca si stia orientando su condizionatori efficaci ma a basso costo di energia. Nuovi prototipi stanno nascendo in molti laboratori.
"Questi sistemi sono sempre stati un problema dal punto di vista dell'efficienza - spiega Mark Modera, direttore del Western Cooling Efficiency Center dell'università della California a Davis - da una parte le innovazioni entrano con lentezza sul mercato, perchè il condizionatore non viene cambiato molto spesso, dall'altra è difficile trovare tecnologie economiche come quelle sviluppate da Willis Carrier ai primi del '900, che in pratica sono ancora in uso".
I condizionatori infatti arrivano a consumare l'8% dell'elettricità di una casa, e oltre a gravare sulla bolletta e sulla produzione di CO2 sovraccaricano le linee elettriche nelle ore di punta.
In arrivo ci sono modelli che consentono di migliorare l'efficienza anche del 90%. Nell'università dell'Oregon ne sta nascendo un sistema che prevede di ricoprire le superfici che scambiano il calore con nanostrutture ottenute con ossidi di zinco, alluminio o rame, ottenendo un'efficienza 10 volte superiore: "Questo approccio usa materiali poco costosi - spiega l'articolo sull'International Journal of Heat and Mass - e può essere applicato sia ai sistemi refrigeranti che a quelli che riscaldano".
In altri casi di cercano di usaresostanze che assorbono l'umidità, come soluzioni di cloruro di litio o di calcio, accoppiate a membrane scambiatrici di calore e a raffreddatori ad evaporazione. Invece usa film metallici sottili meno di un centimetro e attraversati da piccolissimi canali d'acqua un altro sistema, brevettato dall'università inglese di Warwick, che accoppia questi dispositivi a carboni attivi.
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