I sindaci dell’Alta Valle: «Autonomia per il Morelli»

Sondalo Lettera in Regione dei sei Comuni dell’Alta Valle per chiedere di istituire un’Asst o un presidio a sé

L’esito delle recenti elezioni amministrative in Alta Valle - si è votato in Valdisotto, Valfurva e Valdidentro - non ha modificato la compattezza dei sindaci della zona sul fronte Morelli, anche perché Valdisotto e Valdidentro hanno riconfermato i sindaci uscenti, rispettivamente Alessandro Pedrini e Massimiliano Trabucchi, e anche Valfurva ha scelto la continuità sostituendo il sindaco uscente Angelo Cacciotto con il suo vice Luca Bellotti. Ora che tutti i ruoli guida sono stati assegnati, il fronte dei sindaci, compatto, si rivolge alla Regione, sposando l’autonomia proposta dal movimento di Trabucchi, Pradella e Marchica, chiedendo al Pirellone un Morelli autonomo.

«Facciamo appello al presidente Fontana e agli assessori Moratti e Sertori per trovare quanto prima una soluzione. Non c’è più tempo da perdere, la Regione valuti urgentemente le nostre proposte. C’è molta preoccupazione tra la gente e non si può perdere nemmeno un giorno. A normativa vigente chiediamo che si valutino sin da subito le varie proposte in campo. Considerati i tempi di attuazione delle proposte già trasmesse a Regione, riteniamo che sin da subito si possa istituire un “presidio autonomo”, dotato di autonomia sia in termini strategici, finanziari che operativi. Solo con un ospedale forte a Sondalo possiamo difendere tutta la sanità di montagna valtellinese. I cittadini della Valtellina devono godere delle stesse risposte sanitarie di chi vive in città».

I sei sindaci, oltre ai tre già citati ci sono Ilaria Peraldini di Sondalo, Remo Galli di Livigno e Silvia Cavazzi di Bormio, sono sempre più preoccupati della situazione in cui versa l’ospedale Morelli. Facendosi carico del malcontento espresso dalla propria gente, già testimoniato dalle oltre 21mila firme raccolte dal Movimento “Rinascita Morelli Autonomo” al fine di garantire un futuro al presidio ospedaliero di Sondalo, hanno scritto in Regione chiedendo l’autonomia per la «costituzione di una Fondazione pubblico- privata - ente del terzo settore - Asst dell’Alta Valle. Fermo restando che l’interesse dei sindaci è che vengano garantiti sul territorio i servizi sanitari che i cittadini meritano, ribadiamo che qualsiasi forma giuridica di autonomia che si possa realizzare nel perseguimento di tale obiettivo debba essere presa in considerazione e analizzata a fondo».

«In particolare, vista la situazione drammatica che i nostri cittadini stanno vivendo (ogni giorno raccogliamo segnalazioni relative a risposte sanitarie del tutto inadeguate), e rilevato che le proposte di cui sopra necessiterebbero di tempi di approfondimento e attuazione non brevissimi, riteniamo sin da subito, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, che possa essere istituito un “Presidio autonomo di Sondalo” sia per la parte sanitaria che socio-sanitaria, dotato di autonomia funzionale, finanziaria, con risorse specificatamente assegnate, e con capacità programmatoria per quanto riguarda i servizi, le dotazioni organiche ivi compresa l’edilizia sanitaria, che avvenga mediante il coinvolgimento dei sindaci del territorio interessato».

Sindaci che forniscono anche la disponibilità a un incontro con la Regione per risolvere la questione.

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