Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 04 Maggio 2017
«Più fondi e personale», l’appello delle Province montane
«Questione di risorse e di dipendenti perché finora la legge Delrio si è tradotta in maggiori competenze, senza però gli strumenti adeguati per farvi fronte».
Sono partiti da questo assunto ieri a Roma i presidenti delle tre province montane italiane Luca Della Bitta di Sondrio, Daniela Larese Fillon di Belluno e Stefano Costa di Verbano Cusio Ossola che, ospiti dell’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, hanno lanciato il loro appello.
Un sos che arriva nel momento in cui il decreto Enti locali comincia la sua trafila per l’approvazione alla Camera. Da qui l’urgenza di ricordare le necessità di tre territori la cui specificità è stata riconosciuta nella legge Delrio. «Dopo quell’atto - ha detto Della Bitta - ci siamo spesi nei confronti delle Regioni di riferimento. Nel caso della Lombardia abbiamo ottenuto una legge che riconosce non soltanto le funzioni, ma anche le risorse. Sul fronte nazionale invece facciamo molta più fatica. Pur avendo accettato la sfida di accollarci maggiori competenze non abbiamo ancora ottenuto alcun risultato né economico, né organizzativo».
E sono proprio questi i due punti fondamentali attorno ai quali si è sviluppato l’intero ragionamento dei tre presidenti di Provincia, avvalorato dai dati della ricognizione effettuata dalla società Sose sui fabbisogni. «Per quanto ci riguarda - ha ricordato Della Bitta - lo studio dice che le entrare proprie potenziali massime (Ipt e Rc auto) potrebbero arrivare a 12 milioni di euro e che la cifra necessaria per far fronte alle funzioni fondamentali trasferite dallo Stato è di undici milioni di euro. Significa cioè che il prelievo massimo da parte di Roma sarebbe di un milione.Quello in corso attualmente è di 11 milioni di euro».
E la questione economica va di pari passo con quella relativa al personale. In questo caso la specificità è stata riconosciuta attraverso l’abbassamento della quota di tagli (dal 50 al 30%) che però non è bastata «non per far fronte alle nuove funzioni» dice Della Bitta. «È impossibile svolgere i compiti assegnati con così poco personale».
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