Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 04 Maggio 2017
“La mafia come la muffa”: studenti sul palco per una lezione speciale
Un successo lo spettacolo della scuola media Ligari di Sondrio insieme agli alunni di Ardenno, Grosio e Grosotto.
Essenziale la scenografia: una cattedra e qualche sedia, che, complice la fantasia, si trasforma ora in sedile d’auto ora in nascondiglio.
Forti e d’impatto invece sono stati i temi, cui una sessantina di alunni delle scuole medie hanno dato voce martedì pomeriggio all’auditorium Torelli di Sondrio, dove è andata in scena “La mafia è come la muffa”: dal traffico di organi alla corruzione negli appalti, dal rapimento di minori allo spaccio di droga.
Tutti sketch di una manciata di minuti per uno spettacolo durato quasi due ore, frutto di un laboratorio teatrale, capitolo conclusivo del progetto sulla legalità, sulla criminalità organizzata e sulla corruzione nella pubblica amministrazione, messo a punto dal Centro di promozione della legalità (Cpl), che ha sede all’istituto d’istruzione superiore De Simoni-Quadrio, coordinato e voluto dal Circolo Arci “Il Contatto” di Sondrio, in collaborazione con il dipartimento di formazione dell’associazione “Avviso Pubblico”.
Coinvolti nel progetto gli studenti della Ligari del comprensivo “Sondrio Centro”, insieme agli alunni delle scuole medie di Ardenno, Grosio e Grosotto, abili attori che hanno messo a frutto gli insegnamenti impartiti loro da Loredana Piacentino, antropologa, esperta nella metodologia del teatro dell’oppresso che in questi mesi ha tenuto i laboratori.
A fare gli onori di casa, a nome di tutti i dirigenti delle scuole coinvolte, è stata Ombretta Meago: «Iniziata lo scorso anno giunge al termine la progettazione - ha spiegato la preside del comprensivo “Sondrio Centro” - di un’attività volta a promuovere la legalità, percorso in cui le scuole sono state aiutate e sostenute da associazioni, nonché dal lavoro costante dei docenti e di tutti i ragazzi, con cui mi complimento».
«Queste scenette hanno lo scopo di presentare al pubblico quello che i ragazzi hanno imparato - ha proseguito Leda Montinaro, docente coordinatrice del progetto alla Ligari -. In realtà lo spettacolo è solo una tappa del percorso, durante il quale gli alunni si sono calati anche nei panni di reporter intervistando i loro coetanei su temi come mafia e legalità». Interviste, riassunte in video proiettati sul grande schermo, realizzati da Hadi Habibnejad, esperto che ha partecipato alle attività laboratoriali.
«Collante di tutto il progetto», non ha mancato di rimarcare Montinaro, Marco Doria del circolo Arci “Il Contatto”, tra l’altro promotore di un incontro sulla criminalità organizzata e del suo impatto nella società, con particolare attenzione al fenomeno della corruzione, al quale hanno partecipato tutti gli alunni nel febbraio scorso.
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