Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 13 Ottobre 2022
Ispettore aggredito in carcere
Ferito da un detenuto di 18 anni
Il comandante della polizia penitenziaria intervenuto per un giovane che stava spaccando tutto
Era stato arrestato per aver dato in escandescenza all’interno della comunità “Il gabbiano”, di cui era ospite, e aver aggredito i carabinieri intervenuti. Lui, uno straniero di 18 anni, si è ripetuto anche all’interno del carcere di Sondrio, aggredendo il comandante della polizia penitenziaria, ispettore superiore Massimiliano Fusco, rompendogli il labbro con un pugno e causandogli anche la frattura di un polso.
Il giovane era finito in manette nella notte tra sabato e domenica. E lunedì, in tribunale per la convalida dell’arresto, aveva messo in atto altri comportamenti aggressivi nei confronti dei carabinieri e pure dell’avvocato che lo difendeva. Una volta portato nel carcere di via Caimi, la situazione è degenerata. Prima il 18enne ha letteralmente distrutto la sua cella, spaccando il lavandino, la finestra, il materasso, e cercando anche di farsi del male. Il medico gli ha somministrato una terapia farmacologica nel tentativo di calmarlo, ma non è servito a molto.
Tornato in cella, ha ricominciato a distruggere tutto quello che ha trovato a portata di mano, arrivando poi ad aggredire gli agenti della Polizia penitenziaria intervenuti per tentare di riportarlo alla calma. Quando si è trovato davanti il comandante della polizia penitenziaria il giovane gli ha sferrato un violento pugno al volto, spaccandogli un labbro. L’ispettore Fusco, nel tentativo, con alcuni colleghi, di bloccare la furia dello straniero, ha anche sbattuto un braccio e si è procurato la frattura di un polso.
Ovviamente l’episodio è stato denunciato all’Autorità giudiziaria, e il 18enne, oltre alle accuse già formalizzate nel fine settimana nell’ambito dell’arresto a Tirano, ora dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale, resistenza e danneggiamento in relazione a quanto accaduto lunedì nel carcere di via Caimi. S.Zam.
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