Cronaca / Oggiono e Brianza
Sabato 11 Maggio 2019
“Daspo” in mensa
bocciato dalle famiglie
«Una scelta sbagliata»
OggionoIl regolamento introduce la sospensione
del servizio scolastico per gli alunni indisciplinati
«Assurdo, prevedere di cacciarli è davvero eccessivo»
«I bambini non si toccano»: un unico coro di mamme e nonni, contrari al regolamento approvato all’unanimità dal consiglio comunale, si è levato ieri davanti alle elementari del capoluogo. Come già riferito e chiarito dall’assessore all’Istruzione Elena Ornaghi, «se si verificheranno comportamenti turbolenti o intemperanti, la scuola, ai sensi del regolamento, ora si potrà affrontarli, fino alla sospensione o decadenza degli alunni dal servizio».
Le reazioni ieri mattina
Ma le famiglie dicono no sul «”Daspo” della mensa - come è stato ribattezzato – che escluderebbe da un servizio essenziale come il pasto bambini tra i 6 e gli 11 anni, non certo vandali: che cosa possono mai fare di così grave? Alzare la voce o tirare le bucce?». Per nonno Egidio Bazzi «è sbagliatissimo anche solo ipotizzare di escludere i bimbi dalla mensa: se ci sono ragazzini con problemi comportamentali, vanno affrontati: escludere può solo indurre chi già è problematico a fare peggio».
Per Sonia Riondino «è assurdo: gli iscritti alla refezione scolastica non saranno tutti angioletti, ma prevedere di cacciarli è decisamente eccessivo; inoltre, se le famiglie non potessero poi organizzarsi diversamente durante la pausa pranzo, significa che resterebbero digiuni per otto ore?». Più contrariato di tutti è apparso nonno Giovanni Marigoso: «È forse una trovata elettorale leghista, questa? È il solito modo per attaccare gli extracomunitari prendendosela coi bambini? I bimbi non si toccano: il diritto alla mensa non si può negare, né se gli mancano i soldi, né per il comportamento. Ho un nipote all’elementare “Diaz” e uno alla primaria del Peslago: in nessuna scuola ci sono alunni maleducati: a fare casino è soltanto il Comune; il sindaco lo vada a fare a Roma. Qui ci sono ragazzini tutt’al più un po’ vivaci: che ragionamento è, quello di mandarli via? Ma lo sappiamo che, fuori dalla scuola, talune mamme non gli possono neppure dare un pasto completo come ce l’hanno a scuola? Noi difendiamo i bambini: altro che cacciarli dalla loro scuola».
«Non affrontato così»
Anche per Chiara Vismara, che si «riserva di approfondire bene il regolamento, gli strumenti sono altri». Nonno Luigi Pietro Corti ribadisce: «Sono contrarissimo: più o meno vivaci, più o meno disciplinati, ma i bambini sono bambini». Diverse mamme della Commissione mensa hanno commentato : «La commissione non c’entra nulla col regolamento: uno dei problemi, cioè la sospensione del servizio per chi lo frequenta saltuariamente (cioè, solo se c’è la pizza o per il pranzo di fine anno) è stato messo sul tavolo, ma non affrontato così: quindi la decisione presa in Comune, della decadenza dopo cinque assenze ingiustificate, va ben oltre. Quanto agli alunni intemperanti, in commissione non se ne è mai neanche lontanamente parlato, principalmente perché durante tutte le nostre visite i bimbi sono parsi disciplinatissimi . Le maestre li educano benissimo e ognuna gestisce il proprio gruppo-classe in mensa così come fa in aula».
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