Cronaca / Merate e Casatese
Sabato 01 Maggio 2021
Meratese, bimba non vaccinata,
mamma assolta
Sentenza a sorpresa ieri a favore della donna che aveva falsificato la data dell’inoculazione della figlia
Il giudice ha ritenuto che “il fatto non costituisce reato”, il diritto dell’istruzione della piccola è primario e essenziale. La zia cerebrolesa in seguito al vaccino
Una sentenza destinata probabilmente a fare scuola. È stata assolta “perché il fatto non costituisce reato”, la mamma della bambina non vaccinata che – per la Procura della Repubblica di Lecco – aveva “taroccato” la data della lettera del centro vaccinale dell’Ats con la quale era stato fissato l’appuntamento per inoculare alla figlia di allora tre anni i vaccini previsti per legge. E pure la data dell’appuntamento stesso. Un artificio per consentire alla bambina di essere iscritta alla materna.
Iscrizione a scuola
La giovane donna, residente nella Bergamasca, la cui bimba frequentava una scuola dell’infanzia privata della Brianza meratese, è finita a giudizio per il grave reato di falsità materiale commessa dal privato (articolo 482 del Codice penale), che comporta pene severissime: la posizione del marito è invece stata archiviata. Il caso era “esploso” a inizio 2019 dai controlli incrociati a campione introdotti per verificare l’ottemperanza di quanto disposto dalla legge sull’obbligo vaccinale. Ed era emersa la non corrispondenza tra le date riportate nella documentazione rilasciata dall’Ats relativa allo stato vaccinale della piccola e quella presentata alla scuola materna. Perché la mamma avrebbe “manomesso” lo scritto è presto spiegato.
Non siamo in presenza di una famiglia di fanatici no vax, ma di un nucleo familiare con un pesante fardello sulle spalle. Alla zia della bimba, sorella della mamma, ora 25 anni, è stato infatti riconosciuto un danno grave e permanente da vaccino: stando alla sentenza del Tribunale di Lecco dei primi anni Duemila, la giovane è rimasta cerebrolesa a causa delle vaccinazioni.
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