Cronaca / Merate e Casatese
Martedì 19 Ottobre 2021
Merate, chiesta l’archiviazione sul Frisia
I parenti: «Prevedibile, troppi interessi»
Le indagini sui decessi al Pio Albergo Trivulzio erano relative alla prima ondata Covid
In città nel 2020 erano stati 56 gli anziani deceduti nella Rsa, 44 per il virus. Si annuncia battaglia
L’inchiesta sulle morti nelle case di riposo afferenti al Pio Albergo Trivulzio durante la prima ondata della pandemia da Sars-CoV 2 va verso l’archiviazione. Ma i parenti degli anziani che hanno perso la vita non ci stanno e usano parole forti per giudicare la decisione della Procura di Milano di chiedere al giudice per le indagini preliminari di chiudere il caso.
Tanti lutti
La Procura di Milano – si ricorderà – aveva indagato su quanto accaduto al Pio Albergo Trivulzio e nelle sue sedi periferiche come la Rsa Frisia di Merate: qui, tra l’inizio del mese di marzo e la metà di quello di aprile 2020 si erano registrati 56 decessi, 70 dall’inizio dell’anno, come aveva confermato il sindaco Massimo Panzeri nel corso di un consiglio comunale, contro i 37 del 2019. Di questi – era stato detto nel corso dell’assise - 44 morti tra marzo e aprile sarebbero riconducibili a Covid-19
«La decisione della Procura di Milano di richiedere l’archiviazione del procedimento relativo ai tragici fatti avvenuti lo scorso anno all’interno del Pio Albergo Trivulzio ci trova totalmente amareggiati ma non sorpresi. Sin da subito, con fiducia, l’associazione Felicita per i diritti nelle Rsa (già Comitato Giustizia e Verità per le vittime del Trivulzio) quale parte diligente e attiva si è messa a disposizione degli inquirenti, raccogliendo le testimonianze di numerosi familiari dei degenti della struttura e degli operatori sanitari» dichiara Alessandro Azzoni, presidente dell’associazione.
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