Calco, l’ultimo saluto

a Romano: «Ora sei oltre le nuvole»

L’uomo, prima dell’alpinista. Silenzioso ma di buona compagnia, con cui era bello trascorrere giornate all’aperto, camminando lungo gli amati sentieri di montagna.

C’erano tanti “maglioni rossi”, oggi pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Calco, per dire addio a Romano Perego, 84 anni.Nel suo saluto finale, tuttavia, Fabio Palma, ex presidente dei Ragni di Lecco, dei quali Perego faceva parte, ha voluto ricordare l’uomo più e prima che l’alpinista. Perché mentre le imprese del secondo sono note a molti se non addirittura a tutti, più ristretto è il numero di coloro che hanno avuto l’onore di conoscere e apprezzare l’uomo.

«Quando gli amici mi hanno chiesto di dire qualche parola in suo ricordo, la cosa mi è apparsa particolare ma l’ho voluto fare, anche se loro hanno condiviso con Romano un prezzo di strada. Lui è stato davvero uno dei più grandi alpinisti della storia d’Italia ma quel che ha fatto lo si trova e legge ovunque. Romano era però noto per essere di poche parole. Per fare fatti e non parole. Io che volevo conoscere gli anziani dei Ragni, mi presentai a lui pensando di trovare una persona burbera. Trovai, invece, una persona a cui si illuminavano gli occhi quando raccontava le sue imprese».

Vedendolo così loquace, Palma lo invitò a una serata, alla quale si presentarono oltre 500 persone. «Per prima cosa, gli chiesero della nord dell’Eiger, che aveva salito per primo insieme ad altri, e stupendo tutti disse: “Non è stata una bella salita, solo un po’ pericolosa. Io preferisco il granito”. Questo era Romano: una persona serena, che non parlava mai dietro alle spalle e tutti gli volevano bene.».

Ha invece più volte sfiorato la poesia il ricordo di don Franco Restelli, che nella sua lunga predica, ha raccontato anche la sua ultima salita «Romano, finalmente - ha quindi concluso il sacerdote - sei oltre le nuvole». n F.Alf.