Cronaca / Lecco città
Giovedì 17 Marzo 2016
Leggermente, stasera
c’è Giovanni Floris
Alle 21 alla Sala Ticozzi di Lecco presenta “La prima regola degli Sherdana”
Questa sera alle 21, in sala Don Ticozzi, sarà ospite di Leggermente il celebre giornalista televisivo Giovanni Floris. Conduttore di “Ballarò” sulla Rai ed ora del talk-show “Dimartedì” su La7, Floris, dialogherà con Vittorio Colombo, responsabile della redazione lecchese de La Provincia, sul suo secondo romanzo, “La prima regola degli Shardana” (Feltrinelli). La storia narrata da Floris ha per protagonisti tre ex compagni di liceo ormai cresciuti, amici da una vita, ed una ragazza decisa a salvarli da loro stessi. La loro missione, quella che dovrebbe dare una svolta epocale alla loro esistenza, ha come scenario Prantixedda Inferru, nel cuore dell’Ogliastra, ed un obiettivo tanto preciso quanto surreale: far rinascere la locale squadra di calcio e vincere la Coppa Sarda.
Una scelta originale, di cui ci ha spiegato le motivazioni lo stesso Floris: «Tutti e tre i protagonisti del mio romanzo hanno avuto un’età dell’oro, la loro giovinezza, in cui il calcio aveva avuto la sua importanza. Per questo vedono nella categoria calcio la possibilità di ritornare giovani. Questo, ovviamente, li porta ad essere ridicoli perché giovani non lo sono più ed il mal di schiena si fa sentire». Il romanzo di Floris suscita grande curiosità sin dal titolo. Infatti, vien subito da chiedersi cosa sia la prima regola degli Shardana. «Cosa sia questa prima regola citata nel titolo lo si rivela alla fine del romanzo. Quanto agli Shardana , erano degli antichi guerrieri sardi, grandi navigatori e pirati. Quello che caratterizza i protagonisti del mio romanzo è che loro si sentono veramente degli Shardana. Sono tre ex giovani insoddisfatti della loro vita e l’irrequietezza che nasce da questa dimensione li porta a sentirsi veramente dei guerrieri ribelli, li fa sentire di nuovo giovani».
Quello che caratterizza questo romanzo di Floris, ma anche il primo («Il confine di Bonetti», Feltrinelli) è la dimensione dell’amicizia nata sui banchi di scuola, che per l’autore ha una grande importanza: «Sono molto legato agli amici di sempre, è un rapporto che mi piace coltivare e che considero importante». Leggermente ci farà incontrare un Giovanni Floris nella sua veste di romanziere e scrivere storie pare proprio che lo diverta: «Scrivere un romanzo per me è una vera e propria gioia. Io che faccio un lavoro che mi costringe a stare con i piedi per terra, trovo entusiasmante poter dare spazio alla fantasia».
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