Cronaca / Lecco città
Sabato 09 Febbraio 2019
Il sindacato e il territorio
«Priorità alla formazione»
Camera di commercio: Cgil-Cisl e Uil intervengono sulle opportunità del nuove ente
Cgil-Cisl e Uil di Lecco e Como intervengono sulla nuova Camera di commercio e sulle opportunità che si aprono per tutto il territorio.
Secondo i sindacati, serve una gestione unitaria e di valorizzazione di tutti i soggetti che compongono la nuova Camera. . Cgil-Cisl e Uil ricordano: «La crisi economica, che si era palesata nel 2008 e che dal 2015 sembrava superata,appare invece riaffacciarsi alla fine dell’anno appena conclusosi e l’inizio del 2019 non è certamente ben augurante. Una difficoltà economica che si è manifestata in modo differente sui due territori di Como e Lecco. Nel primo si è mostrata con più intensità per effetto di un distretto tessile in forte fibrillazione e solo verso la fine del 2018 si è ridimensionata e segnato una fievole ripresa. Mentre, in provincia di Lecco si è manifestata una crescita economica più vivace all’inizio del 2018 per segnare poi un rallentamento a fine anno, anche qui i segnali positivi e negativi sono stati determinati soprattutto dal settore manifatturiero. La debole ripresa economica che si è registrata nelle due Province negli anni 2016-2017 è stata soprattutto determinata dalla domanda estera e dal settore del turismo».
Nel frattempo, «la guerra commerciale dei dazi doganali rischia di inficiare la debole ripresa economica e con essa gli effetti positivi sull’occupazione registrati negli anni 2016 e 2017. Tra le priorità, occorre consolidare azioni per l’accompagnamento all’innovazione soprattutto le pmi».
Il sindacato sottolinea: «Il mercato del lavoro sta cambiando a seguito dell’innovazione tecnologica e soprattutto dei processi di digitalizzazione e informatizzazione che interessano tutti i processi produttivi, le cui ricadute occupazionali possono essere dirompenti. Cambiano le conoscenze e competenze richieste ai lavoratori e per stare nel nuovo mercato del lavoro c’è bisogno di lavoratori 4.0. La richiesta da parte delle imprese di trovare figure professionali adeguate ai processi di innovazione tecnologica in atto, non trova risposta sia per il disallineamento ancora esistente tra mondo dell’istruzione e della formazione professionale e imprese, oltre che per il carattere di precarietà con cui avviene l’accesso nel mondo del lavoro. Governare questo cambiamento non sarà facile, ma - affermano i sindacati - è necessario realizzarlo e farlo bene, coinvolgendo il sistema formativo ed universitario al fine di monitorare l’andamento dell’alternanza scuola/lavoro, incidere nelle scelte che riguardano la costruzione dell’offerta formativa del territorio, promuovere l’attivazione dei percorsi di Its (Istruzione tecnica superiore) negli istituti tecnici più coerenti con il tessuto produttivo. A nostro avviso la nuova Camera di Commercio dovrà assumersi un ruolo proattivo nel coordinare, far dialogare e mettere in rete tutti i soggetti che possono aiutare a sviluppare questo processo. Processi di elaborazione e indirizzo per stimolare il territorio nella sfera industriale e sociale, nel pubblico e nel privato».
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