Disabili e sport, stella di bronzo al loro referente
È andato al grosino Ernesto Ghilotti, “faro” del Comitato paralimpico per le province di Sondrio e Lecco.
Stella di bronzo al merito sportivo dal Comitato Paralimpico italiano per Ernesto Ghilotti, 67 anni, grosino, referente per le province di Sondrio e Lecco per il Comitato Paralimpico dal 2010. Il riconoscimento gli è stato consegnato direttamente dal presidente nazionale Luca Pancalli in una cerimonia di premiazione che si è svolta a Milano alla presenza del presidente regionale del Cip Pierangelo Santelli.
«Indubbiamente una bella soddisfazione che voglio condividere con tutti gli amici diversamente abili che praticano sport nelle province di Sondrio e di Lecco. Indubbiamente in questi ultimi anni sono stati fatti passi da gigante sul tema della sensibilizzazione e per fortuna sono sempre di più le persone diversamente abili che praticano sport». Una passione per lo sport che ha visto Ghilotti gareggiare in auto negli anni Ottanta e anche ultimamente, nonostante l’età, giocare in una formazione di curling. Se lui, con il suo impegno per gli altri, è il simbolo del movimento, sono tanti gli atleti diversamente abili della nostra provincia che si sono distinti. Sempre rimanendo a Grosio Mario Caspani è stato più volte campione italiano di tiro col fucile, mentre il giovane Martino Pini del ‘92, sta facendo il corso per diventare istruttore per i diversamente abili. Da qualche anno è attivo nel paralimpico anche l’ex ciclista professionista grosino Stefano Cecini, 53 anni, che fa la guida nel tandem con Pierre Amighini che ha stabilito recentemente il record dell’ora paralimpico al velodromo Vigorelli di Milano e sta facendo le qualificazioni per ottenere il passaporto per le Paralimpiadi di Tokyo 2020. Sulla loro scia ha esordito anche Samantha Pini che ha già ottenuto brillanti risultati. Un’autentica icona dello sport paralimpico è il sondalino di adozione Leo Sette, capace di conquistare più di un’edizione del Giro d’Italia di handbike. Scendendo in Bassa Valle, Paolo Cornaggia detta invece legge nelle bocce. Un punto di riferimento importante è Luca “Chino” Maraffio, valchiavennasco che è stato il primo istruttore di sci per i diversamente abili in provincia. Un autentico cultore dello sport per i diversamente abili è il responsabile dell’unità spinale dell’ospedale Morelli di Sondalo, Massimo Brambilla che sprona sempre i suoi pazienti alla pratica sportiva.
E l’ultimo esempio vincente di quanto seminato da Brambilla è il cesenate Luca “Bura” Chiarini che era diventato popolare perché dava da mangiare alla volpe del Morelli incontrandola da vicino, che grazie ad un ricovero sondalino ha conosciuto un campione di tennis tavolo ed ha iniziato a praticarlo con successo. «Lo sport è importate per tutti, ma per noi ancora di più – afferma Ghilotti- io mi auguro che famiglie che hanno figli diversamente abili avvicinino quanto prima i figli alla pratica sportiva». Nei suoi mandati il grosino ha portato un paio di volte la nazionale di hochey ghiaccio a giocare a Chiavenna, ha organizzato a Sondrio un All star game di pallacanestro fra la nazionale e i migliori stranieri della serie A e infine ha organizzato un’esibizione a Bormio di curling. Ora ha passato il timone di Sondrio ad Olga Damiani.
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