Controlli in strada, strage di patenti
In due mesi 19 persone denunciate
I carabinieri della Compagnia di Tirano hanno ritirato (o sospeso) 23 documenti. «Sono quasi tutti uomini, alcuni stranieri, dai 18 ai 62 anni. In comune hanno l’abuso di alcol».
Diciannove automobilisti denunciati a piede libero e 4 segnalati alla Prefettura per guida in stato di ebbrezza. Totale? Ventitrè patenti ritirate e sospese. È questo il dato davvero allarmante che si evince dai rapporti effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Tirano che molto investono nell’attività di monitoraggio della circolazione stradale, convinti di poter prevenire incidenti stradali e situazioni di pericolo sull’asfalto.
Nel solo fine settimana appena trascorso sono quattro le persone denunciate dai militari delle stazioni di Grosotto, di Livigno e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tirano. Delle 19 denunce penali, 8 sono state effettuate per la violazione più grave, ovvero per un accertato tasso alcolico superiore a 1,5 g/l. «I contravventori - si legge in una nota diffusa dal capitano Luca Emilio Mechilli - sono per la quasi totalità uomini, di età compresa tra i 18 e i 62 anni, residenti non solo in Valtellina, ma anche nelle province di Milano, Lecco, Varese, Como e Brescia. Tra di essi una sola donna».
Non solo italiani, ma anche stranieri. «Infatti sono caduti nella rete dei controlli anche uno svizzero, un polacco e un colombiano. Il tasso più elevato accertato attraverso il test dell’etilometro è stato di 2,43 g/l, di un cittadino polacco, mentre a un neopatentato, appena diciottenne, è stato riscontrato un valore pari a 2,20 g/l alla prima prova e 2,11 g/l alla seconda».
Quando il tasso alcolemico, come in questi due ultimi casi, supera il valore di 1,5 g/l, la legge prevede un’ammenda compresa tra 1500 e sei mila, l’arresto da sei mesi a un anno, la sospensione della patente di guida da uno a due anni, nonché - se il veicolo appartiene al contravventore - anche il sequestro della vettura ai fini della successiva confisca. Non è quindi un caso se i processi per guida in stato di ebbrezza sono sempre più gettonati in Tribunale e se - di conseguenza - sempre più imputati chiedono di essere assegnati allo svolgimento di lavori di pubblica utilità che a quanto pare servono davvero a rafforzare il senso civico.
Nei casi più gravi, quando cioè chi guida ubriaco - o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti - provoca un incidente anche mortale, le manette scattano immediatamente e chi viene accusato di omicidio stradale rischia diversi anni di carcere, a seconda delle aggravanti.
E sul fronte della prevenzione i Carabinieri lavorano non solo in strada, ma anche nelle scuole dove sono impegnati nelle attività che coinvolgono i ragazzi.
«Nell’ambito degli incontri di “educazione alla legalità” organizzati presso le scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia - ricorda Mechilli - , i militari, tra l’altro, illustrano ai ragazzi le norme in materia di codice della strada, e, in questo contesto spiegano i rischi che condotte indisciplinate legate alla smodata assunzione di bevande alcoliche, possono comportare per la propria, ma anche per l’altrui incolumità».
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