Pescate: lavori per la fibra fatti male. Il sindaco: «Ripartiranno dopo aver sistemato i danni che hanno fatto»

Scavi chiusi male, nove mila euro di danni causati ai cavi elettrici dell’illuminazione pubblica e una donna caduta per via di uno scavo aperto.

Sono passati quattro mesi da quando il sindaco di Pescate, Dante De Capitani aveva imposto la chiusura del cantiere per la posa della fibra e aveva sporto denuncia presso i carabinieri per situazioni che mettevano a rischio la sicurezza pubblica, ma pare che nulla sia migliorato De Capitani infatti spiega: «I lavori per la posa della fibra veloce nel nostro territorio, si stanno rivelando più problematici del previsto, per questo i lavori sono ancora bloccati da questa estate e la vicenda è in mano ai legali». Oltre alle strade sono stati causati altri problemi. «Sono state danneggiate anche le linee interrate di numerosi lampioni in via Belvedere, via Giovanni XXIII, via Promessi Sposi. Danni che ci sono costati 9 mila euro». Cifre che secondo il sindaco, è destinata a crescere. «Si aggiungeranno altri costi per i lampioni spenti sulla provinciale di via Roma. Ovviamente poi l’assicurazione rimborserà il comune, ma intanto il consiglio comunale ha dovuto operare una variazione di bilancio, per reperire i fondi per non lasciare le strade al buio».

Anche alcuni privati hanno subito danni, «Lo scorso fine settimana poi una donna è caduta inciampando in uno scavo chiuso male in via Roma 126, riportando una prognosi di 5 giorni. Qui a Pescate o si lavora bene e a regola d’arte garantendo la piena sicurezza ai cittadini, oppure anche le ditte incaricate da Regione o dallo Stato vengono fermate. Mi rendo conto che la fibra internet veloce sia un servizio essenziale anche per i miei cittadini, ma la sicurezza per me viene prima. I lavori potranno ricominciare solo alla sistemazione di tutti i danni prodotti al paese e non prima».

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