STRASBURGO -La plenaria del Parlamento europeo ha approvato, con un voto a scrutinio segreto la nomina di Christine Lagarde alla guida della Bce. I sì sono stati 394, 206 i contrari, 49 le astensioni.
Christine Lagarde ha ottenuto oggi l'approvazione del Parlamento per essere la prossima Presidente della Bce. Nella votazione a scrutinio segreto, 394 deputati hanno votato a favore, 206 contro e 49 si sono astenuti per raccomandare Lagarde a capo della Banca centrale europea. Il Parlamento - precisa la nota dell'Eurocamera - esprime un parere non vincolante sull'idoneità o meno di un candidato a ricoprire il ruolo di Presidente della Banca centrale europea, mentre la decisione finale spetta dal Consiglio europeo. Sostituirà l'attuale titolare, Mario Draghi, dal primo novembre. Oggi la plenaria ha anche tenuto una discussione sulla sua idoneità. La candidatura di Christine Lagarde sarà ora iscritta all'ordine del giorno del Consiglio europeo di ottobre.
"Noi abbiamo provato con tutte le forze a trovare anche solo un motivo per sostenere la Presidenza di Christine Lagarde alla Bce, senza successo purtroppo. Perché Lagarde si è resa corresponsabile di tutte quelle politiche che hanno fatto aumentare a dismisura il debito pubblico in Unione Europea solo per salvare le banche private". Così si è espresso in aula oggi a Strasburgo Piernicola Pedicini annunciando l'astensione del M5S sulla nomina di Lagarde. "E una volta che il debito pubblico è cresciuto, si sono giustificate quelle politiche di austerità che poi sono diventate riforme strutturali, quelle di cui ha parlato Dombrovskis poco fa, e questo vuol dire: compressione dei salari, tagli dei servizi e tagli delle pensioni. Una gigantesca opera di redistribuzione dal basso verso l'alto, dove i ricchi sono diventati più ricchi e i poveri sempre più poveri. Adesso ci vengono a dire che hanno sbagliato e che cambieranno, ma ormai è troppo tardi. Noi non daremo la nostra fiducia a Christine Lagarde, aspettiamo prima di vedere che i cambiamenti siano reali e poi forse ne possiamo riparlare".
© RIPRODUZIONE RISERVATA