IL FALSI MORALISTI: I “PACIFINTI”.
I falsi moralisti, anzi i finti pacifisti che un giornalista ha battezzato: “Pacifinti”, all’indomani della tragedia delle Torri Gemelle, ebbero la sfrontatezza di scrivere che, in fondo, quella “lezione” l’America e gli americani se l’erano cercata e, naturalmente, meritata. “Sagge” affermazioni.
A parte l’utilizzo improprio di verbi, aggettivi e termini, questa volta, i "pacifinti" sparano su Israele, naturalmente perché, secondo loro, non è di sinistra, in altre parole non è una nazione democratica, proprio come gli Stati Uniti, il regno dell’imperialismo “violento”.
Quando ci sono vittime, farei molta attenzione all’uso di quei termini ingiustificati e in giustificabili, troppo aggressivi e inopportuni, soprattutto, quando si dimostra di non conoscere bene il passato, in altre parole, la storia, ma si tenta di ipotecare il futuro di una nazione che, a mio avviso, ha già subito troppo.
E’ evidente come le persone veramente democratiche siano più sensibili degli pseudo intellettualoidi di sinistra, perché non ho letto, su nessun quotidiano liberale, non ho scorso l’Unità e La Repubblica, lettere con affermazioni tipo quelle riportate da “pacifinti” all’indomani dell’11 Settembre. E questa è già un buon segnale, anzi, una dimostrazione d’intelligenza.
Spero ardentemente che la Magistratura indaghi su quegli italiani “pacifinti”, presenti sulla nave abbordata dalla marina israeliana per sapere quale attività svolgano in Italia, in altre parole, come si guadagnano da viver per permettersi di far parte di gruppi “pacifisti”. Chi paga e mantiene quella gente?
Cordialmente.
Giovanni Bartolozzi
Che Israele fosse in guerra con Hamas ed aveva decretato il blocco navale lo sapevano prima di partire i pacifisti e quindi non possono dire che sono stati aggrediti.
Bastava che si lasciassero controllare la nave e non sarebbe successo niente.ù
Ma la verità è che sono partiti con il chiaro proposito di sfidare le forze armate israeliane e l'esito è noto.
ninoba34
14 anni, 10 mesi
IL FALSI MORALISTI: I “PACIFINTI”. I falsi moralisti, anzi i finti pacifisti che un giornalista ha battezzato: “Pacifinti”, all’indomani della tragedia delle Torri Gemelle, ebbero la sfrontatezza di scrivere che, in fondo, quella “lezione” l’America e gli americani se l’erano cercata e, naturalmente, meritata. “Sagge” affermazioni. A parte l’utilizzo improprio di verbi, aggettivi e termini, questa volta, i "pacifinti" sparano su Israele, naturalmente perché, secondo loro, non è di sinistra, in altre parole non è una nazione democratica, proprio come gli Stati Uniti, il regno dell’imperialismo “violento”. Quando ci sono vittime, farei molta attenzione all’uso di quei termini ingiustificati e in giustificabili, troppo aggressivi e inopportuni, soprattutto, quando si dimostra di non conoscere bene il passato, in altre parole, la storia, ma si tenta di ipotecare il futuro di una nazione che, a mio avviso, ha già subito troppo. E’ evidente come le persone veramente democratiche siano più sensibili degli pseudo intellettualoidi di sinistra, perché non ho letto, su nessun quotidiano liberale, non ho scorso l’Unità e La Repubblica, lettere con affermazioni tipo quelle riportate da “pacifinti” all’indomani dell’11 Settembre. E questa è già un buon segnale, anzi, una dimostrazione d’intelligenza. Spero ardentemente che la Magistratura indaghi su quegli italiani “pacifinti”, presenti sulla nave abbordata dalla marina israeliana per sapere quale attività svolgano in Italia, in altre parole, come si guadagnano da viver per permettersi di far parte di gruppi “pacifisti”. Chi paga e mantiene quella gente? Cordialmente. Giovanni Bartolozzi
ingiova
14 anni, 10 mesi
Che Israele fosse in guerra con Hamas ed aveva decretato il blocco navale lo sapevano prima di partire i pacifisti e quindi non possono dire che sono stati aggrediti. Bastava che si lasciassero controllare la nave e non sarebbe successo niente.ù Ma la verità è che sono partiti con il chiaro proposito di sfidare le forze armate israeliane e l'esito è noto.