Sport / Oggiono e Brianza
Giovedì 28 Gennaio 2021
Marco Turati e la serie A
Il sogno con lo Spezia
Da giocatore non era riuscito a raggiungere la massima categoria, ci è arrivato da vice allenatore - L’oggionese è stato chiamato dall’ex compagno Italiano: «Entrare a San Siro o all’Olimpico, emozioni fortissime»
Lui il sogno di giocare in serie A, non è riuscito a realizzarlo, ma lo sfizio anche se da allenatore in seconda di debuttare nella massima categoria, se lo è tolto quest’anno con lo Spezia delle meraviglie.
Stiamo parlando del 38enne mister di Oggiono Marco Turati, dopo una vita spesa in serie B e conclusa nelle ultime stagioni in C a Siracusa, con il fallimento della società siciliana (tra il 2012 e il 2015 era stato invece fermo per squalifica).
L’ex difensore aveva altre richieste per continuare ma accettò la proposta del suo vecchio compagno al Verona, Vincenzo Italiano, di raggiungerlo in Liguria, ormai due anni orsono nel ruolo di secondo.
A La Spezia le soddisfazioni non tardano ad arrivare; da qui la storica promozione nell’elite del calcio nazionale, la prima nei 108 anni di storia della società. «Stiamo vivendo un momento eccezionale. Essere protagonisti di questo sogno per me è un onore e un orgoglio entrare in stadi come San Siro, l’Olimpico di Roma Napoli anche se in quest’ultimo ci ero già stato, ti crea dentro un emozione fortissima».
Turati, peccato che manchi forse l’attore principale: il pubblico…. «Vero, senza i tifosi non è calcio vuoi mettere l’atmosfera magica il calore che si prova con lo stadio pieno? Però la situazione è questa e bisogna adattarsi, con il virus non si scherza».
L’intervista completa su La Provincia di Lecco in edicola domani, 29 gennaio
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