Sport / Lecco città
Giovedì 05 Marzo 2015
Lecco, una multa beffa
per il petardo in campo
lanciato dai tifosi veneti
Dal giudice ben 2500 euro di multa alla società. Bizzozero: «Davvero incredibile, faremo ricorso» - Redaelli, Putignano, Vignali e Di Stefano al palo
Un clamoroso abbaglio della terna arbitrale è costata al Calcio Lecco una maxi ammenda di 2500 euro e la diffida dello stadio, all’indomani della trasferta di domenica a Verona. Il club bluceleste è stato multato perché i suoi tifosi avrebbero lanciato un petardo all’indirizzo dei sostenitori di casa nel corso della gara giocata sul piccolo campo della Virtus Vecomp.
L’abbaglio
Peccato che, come dimostreranno le immagini televisive, il petardo sia stato lanciato dal settore dei tifosi più caldi della Virtus Vecomp Verona, al 20’ della ripresa, in segno di protesta verso la decisione dell’arbitro di annullare la rete dell’attaccante rossoblù Scapini, andato a segno proprio sotto la curva locale.
Da lì la protesta col lancio di un grosso petardo, che ha fatto sobbalzare tutta la tribuna. È incredibile come l’arbitro possa aver pensato che il petardo sia stato lanciato dai tifosi lecchesi, che stazionavano lungo il rettilineo, nel lato opposto alla curva locale.
L’errore di valutazione è talmente clamoroso che, letto il comunicato, il pastron del Lecco Daniele Bizzozero quasi non riesce nemmeno ad arrabbiarsi: «Abbiamo la prova televisiva - dice - e faremo certamente ricorso. Tutti hanno visto che il petardo è stato fatto esplodere dai tifosi della Vecomp e non capiamo davvero come l’arbitro possa aver visto il contrario. Spiace perché veniamo fatti passare come la pecora del girone, ma siamo sicuri di vincere il ricorso. A meno che si dimostri che tra i nostri tifosi c’è il figlio del lanciatore del peso Alfredo Consolini, capace di lanciare un petardo a 60 metri di distanza».
Anche il segretario amministratore Ivan Corti è sereno e pronto a compilare l’ennesimo ricorso.
Oltre alla maxi ammenda, il giudice ha squalificato per due gare Luca Redaelli («calciatore in panchina, durante le fasi di riscaldamento, rivolgeva espressione irriguardosa all’indirizzo di un assistente arbitro») e per un turno Simone Putignano e Paolo Vignali, entrambi espulsi per somma di ammonizioni, e Niccolò Di Stefano, recidivo in ammonizione.
Servizio su La Provincia di Lecco di giovedì 5 marzo
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