Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 24 Febbraio 2018
Vandali in stazione, controlli mirati
Dopo gli ultimi episodi si studiano le immagini delle telecamere, intensificati anche i servizi nella zona. «Non vogliamo che diventi un’area degradata e pericolosa». Giovedì sera le minacce ad una donna nel sottopasso.
Giro di vite contro i vandalismi in stazione e gli altri spiacevoli episodi segnalati nei giorni scorsi da alcuni ferrovieri. Il loro grido d’allarme era stato ripreso da Giorgio Nana, segretario della Filt Cgil e dal prefetto Giuseppe Mario Scalia che ha sollecitato tutte le forze dell’ordine e il sindaco di Sondrio «ad un’azione di controllo e prevenzione mirata». Per identificare gli autori di questi vandalismi vengono studiate le immagini delle telecamere che sono nella zona,ora al vaglio sia della polizia locale che dalla Questura. «La situazione è sotto controllo- sottolineano comunque dalla Questura- abbiamo anche intensificato i servizi mirati che già facevamo regolarmente nella stazione e nelle zone vicine».
Resta comunque alta la preoccupazione di chi vi lavora quotidianamente. «Non vogliamo che la stazione di Sondrio diventi una zona pericolosa o degradata, come è già accaduto purtroppo in altre città lombarde» è il loro timore.
Tanto per rimanere agli ultimi giorni, infatti, basta citare quei ragazzi, probabilmente tutti minorenni, che sono saliti su un carrello elevatore - fermo in stazione- che si usa per la manutenzione della linea elettrica danneggiando le attrezzature. O il sedile divelto da un treno in corsa e lanciato fuori dal finestrino all’altezza di Chiuro. Per non parlare dell’allarme per quei ragazzi che attraversano i binari senza passare dal sottopassaggio «spesso usando anche le cuffiette con la musica e quindi, con meno possibilità di sentire l’arrivo di un treno». I problemi sono anche altri. «In certi momenti la situazione non è facile -spiega un ferroviere - ci sono tanti stranieri che si fermano a lungo, occupano tutti i posti a sedere, alle volte litigano tra di loro, creando non poco disagio». Non solo. Anche usare i servizi igienici in stazione, in maniera particolare per le donne giovani, può diventare un incubo. «Più di una volta - continua - ci sono state donne che ci hanno segnalato di essere state seguite o che temevano di venire spiate. Pochi giorni fa una ragazza è venuta a chiederci se poteva usare i servizi destinati al personale perché era stata seguita da uno straniero e non si sentiva sicura. Siamo andati a vedere, ma quella persona si è subito allontanata».
Giovedì sera l’enensimo brutto episodio. Nel sottopasso, una donna che si era fermata vicino ad un uomo che sembrava essere in difficoltà si è vista passare vicino un ragazzo in bicicletta. Lo ha invitato a prestare maggiore attenzione e per tutta risposta si è sentita ricoprire di insulti e di minacce, tanto che ha segnalato il fatto alla polizia municipale. A tutto ciò si aggiungono anche i problemi che si verificano sui treni, più volte finiti nel mirino dei vandali.
«Se con gli stranieri i problemi possono essere provocati da chi è senza i biglietti, sono soprattutto giovani italiani a danneggiare e sporcare. Oltre ai graffiti che fanno sulle pareti esterne dei treni, ci ritroviamo con sedili sporchi o rovinati, scritte varie, sporcizia». Ma l’elenco comprende anche vetri rotti, rotoli di carta igienica, copritazza sradicati dai servizi igienici, addirittura i martelletti per le emergenze strappati e lanciati dai treni in corsa.
Il problema dei danneggiamenti dei treni è stato più volte sottolineato in passato anche da Trenord: a livello lombardo i danni si traducono in costi pari a quasi dieci milioni all’anno. Si registrano in media due episodi significativi al giorno e 8.250 ore di fermo treno all’anno per poter togliere graffiti, cambiare sedili e sostituire tende. I martelletti frangi vetri rubati sono ben 12mila, gli estintori 250, i sedili distrutti 3.500.
© RIPRODUZIONE RISERVATA