Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 23 Giugno 2016
Regolamento sagre
Categorie soddisfatte
Norma regionale: Fipe e Fiva, esercenti e ambulanti, plaudono alla regolamentazione di date e iniziative.
Chiare come il sole le “Linee guida per la stesura dei regolamenti comunali delle sagre” adottate il 20 giugno scorso dalla Giunta regionale, per somma soddisfazione delle categorie più esposte alla “concorrenza” generata dal proliferare di queste manifestazioni, soprattutto estive, quali sono i pubblici esercenti e gli ambulanti.
Non a caso, la misura è stata adottata dopo una serie di tavoli tecnici intercorsi fra la Direzione generale Sviluppo economico della Regione Lombardia e le categorie più rappresentative di riferimento, quali Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, e Fiva, Federazione italiana venditori ambulanti, della Lombardia, entrambe aderenti a Confcommercio, mentre, a livello locale, a “esultare” sono Salvatrice Mangione, presidente Fiva della provincia di Sondrio, e Piero Ghisla, presidente Fipe, sempre della provincia.
Nel merito, peraltro, il contenuto delle linee guida è assai chiaro e servirà, certamente, a supportare l’azione dei Comuni chiamati a garantire un minimo di ordine nel settore. In primo luogo, infatti, è stabilito che le sagre, per poter essere effettuate, devono essere calendarizzate entro il 30 novembre dell’anno precedente, dopodiché, massima importanza viene attribuita al rispetto della normativa igienico-sanitaria, a quella relativa alla sicurezza degli ambienti, e al rispetto delle condizioni di natura fiscale, quindi, occorrerà dotarsi obbligatoriamente di parcheggi e di servizi igienici, anche per disabili. Ancora, occorrerà tener conto dell’impatto acustico dell’evento e prevedere, per il medesimo, la raccolta differenziata dei rifiuti, così come sarà previsto l’obbligo di rilasciare garanzia di ripristino dell’area pubblica interessata dalla manifestazione.
Ancora, ai Comuni è data facoltà di limitare l’orario di svolgimento dell’evento, per motivi di ordine pubblico e di sicurezza, e di destinare parte della superficie interessata dalla sagra agli operatori in sede fissa o agli ambulanti. Infine, sempre all’interno dei loro regolamenti, i Comuni dovranno specificare la durata massima delle sagre e l’eventuale intervallo fra manifestazioni che si susseguono.
«Non possiamo che essere soddisfatti per questo nuovo e rilevante passo avanti verso la regolamentazione delle sagre – sottolinea Salvatrice Mangione, presidente Fiva della provincia di Sondrio, in un comunicato diramato ieri dall’Unione commercio, turismo e servizi della nostra provincia -, a cui ha contribuito anche la nostra rappresentanza a livello lombardo con l’obiettivo della maggior tutela della nostra categoria. E ci diciamo pronti, da subito, a farci parte attiva per collaborare, a livello locale, con i Comuni per la predisposizione dei regolamenti».
Raggiante anche Piero Ghisla, da anni “sul pezzo” su un tema che sta a lui, e alla sua categoria, particolarmente a cuore. «Con questo nuovo provvedimento - dice - la Giunta regionale si è dimostrata sensibile alle nostra istanze, riconoscendo e premiando le manifestazioni tradizionalmente legate al territorio, e disincentivando, invece, quello organizzate per mero scopo di lucro, dove la somministrazione oppure vendita di bevande e alimenti non ha, come dovrebbe, carattere accessorio, ma configura una vera e propria concorrenza sleale, lesiva dei legittimi interessi del settore dei pubblici esercizi e del commercio tradizionale. Sia chiaro che gli operatori non temono la concorrenza - conclude - purché vengano adottate le stesse regole per tutti».
Combattere il proliferare incontrollato di eventi, dando la priorità a manifestazioni di riconosciuta tradizione, con forte caratterizzazione sociale, culturale ed enogastronomica, quindi, è l’obiettivo raggiunto con la nuova normativa regionale, frutto della Risoluzione del 2015 del Consiglio regionale e della Legge regionale numero 10 del 2016 entrata in vigore nell’aprile scorso e, oggi, completata, con l’adozione delle Linee guida attese dai Comuni.
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