Homepage / Lecco città
Venerdì 09 Marzo 2012
Lecco: trecento tute blu
al corteo di Roma della Fiom
Sono trecento, qualcuno di più, qualcuno di meno, i metalmeccanici lecchesi che a Roma partecipano alla manifestazione della Fiom-Cgil. Le tute blu della Cgil scioperano otto ore a difesa dei diritti del lavoro, per avere nelle fabbriche meno precariato e salari più alti.
Diego Riva, segretario della Fiom lecchese, sottolinea: «La prima richiesta da noi avanzata è la riconquista del contratto nazionale di lavoro, che ci piacerebbe raggiungere in forma unitaria, quindi con Fim e Uilm, per ottenere una consistente rivalutazione del potere d'acquisto degli stipendi e per contenere le pratiche di precariato che ormai sono diffusissime anche nelle nostre aziende metalmeccaniche. Negli scorsi giorni i giornali hanno diffuso la notizia che gli stipendi italiani sono tra i più bassi in Italia, quindi le nostre rivendicazioni sono più che legittime».
Anche l'ipotesi di cancellazione dell'articolo 18, che impone il reintegro in azienda nel caso di licenziamenti discriminatori, è fra le motivazioni della manifestazione romana: «L'articolo 18 è un simbolo di civiltà - nota Riva - e la sua cancellazione non ha nulla a che vedere con lo sviluppo e la ripresa industriale». Nel mirino dei metalmeccanici c'è anche il governo Monti, e in particolar modo la riforma delle pensioni, che prevede l'ingresso alla pensione a partire dai 62 anni, al di là degli anni di contribuzione: «È una riforma che non ci convince - spiega Riva - perché un uomo di 62 anni alla catena di montaggio è troppo vecchio per reggere il ritmo della competitività».
© RIPRODUZIONE RISERVATA