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Lunedì 25 Marzo 2013
Lecco, presto la multisala
«Non si può fare senza»
Tra i fans della struttura l'assessore alla cultura Michele Tavola: «Non è un'operazione qualsiasi. È una necessità culturale, sociale ed economica, importantissima per il rilancio della città stessa»
Pare proprio che anche nella nostra città possa realizzarsi una struttura che finalmente verrebbe incontro alla "fame" di cinema dei tanti lecchesi oggi frustrati dalla mancanza di film di qualità. Della fondamentale necessità che una struttura del genere trovi sede a Lecco, è convinto anche l'assessore alla cultura del Comune di Lecco, Michele Tavola: «Aprire una multisala nella nostra città non è un'operazione qualsiasi. È una necessità culturale, sociale ed economica, importantissima per il rilancio della città stessa. È questo un tema di fondo che ho messo sul tappeto sin dal primo giorno del mio assessorato ed è una battaglia che ho condiviso con Appello per Lecco. I cinema di un tempo sono finiti e la città deve recepire che una multisala serve. A Lecco non ne possiamo più di una programmazione esclusivamente commerciale».
Dunque una nuova "cittadella" del cinema sarebbe per Lecco un salto di qualità e non solo dal punto di vista culturale. «La mia speranza è che questa multisala sia dedicata veramente al cinema ed assomigli il meno possibile ad un centro commerciale o ad un luna park. Vorrei proprio che vi fosse un luogo dedicato al cinema in cui ci fosse spazio per una programmazione culturalmente alta.
Sarebbe fondamentale che una delle sale, magari la più piccola, venisse riservata al cinema d'essai, a studiate retrospettive ed alla proiezione di quei film che l'industria commerciale del cinema neanche considera».
E l'assessore Tavola non teme nemmeno che la desuetudine di questi lunghi anni, abbia impigrito i lecchesi. «Sono convinto che una proposta come quella di cui ho parlato prima, in città avrebbe successo. Dico questo perché ho l'importante esempio di quello che accade a teatro. Quando si propongono spettacoli certamente non facili ma di qualità, come quelli di Marco Paolini o Ascanio Celestini, il pubblico lecchese risponde con grande passione. A mio parere i lecchesi sono molto affamati di proposte culturali serie e valide, per questo sono sicuro che proporre loro un luogo dove la programmazione cinematografica sia qualitativamente alta, sarebbe un successo».
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