Cronaca / Lecco città
Venerdì 17 Ottobre 2014
Lecco: la crisi non si arresta
Dall’inflazione nessun segno di ripresa
Lecco al 22° posto nella graduatoria nazionale. Su base annua prezzi in discesa dello 0,1%
Ma da agosto il calo è stato addirittura dello 0,8
La crisi non si arresta e continua la sua marcia inesorabile.
Ogni settore convive oramai da anni con problemi di varia natura, mancanza di lavoro in particolare. Per il commercio è l’inflazione dei prezzi al consumo a tenere banco, e ancora una volta a Lecco è di segno negativo, -0,1%, per il settimo mese consecutivo.
Inoltre, nella nostra città si registra un dato importante e negativo nel mese di settembre rispetto al mese precedente di agosto, ovvero del -0,8% secondo lo studio dei prezzi al consumo diramato dall’ufficio statistica del Comune di Lecco basato sui dati Istat.
Il dato mensile relativo al mese precedente registra così una variazione negativa di quasi un punto percentuale, è la prima forte contrazione a livello mensile di quest’anno. Una contrazione simile si era registrata anche 12 mesi fa, ma allora il dato annuale non si era ancora mosso in territorio negativo. Lecco arranca rispetto alla media nazionale dove la variazione congiunturale risulta sempre negativa, ma più contenuta, con il dato dello -0,4%.
Il confronto a livello lombardo evidenzia una variazione annuale negativa più consistente per tutte le altre città ad eccezione di Brescia che si muove in territorio leggermente positivo, +0,1%.
E’ Varese che registra la variazione più bassa (-1,3%), seguita da Milano e Cremona (-0,9% e -0,6%) e da Bergamo e Como con valore entrambe di -0,3.
Quasi tutte la città lombarde hanno segno negativo nel contesto delle variazioni mensili simili a quelle locali, solo Milano registra una variazione di segno più (+0,2%).
La classifica nazionale delle variazioni annuali colloca Lecco in 22esima posizione insieme a Ancona, Padova e Rovigo. Al primo posto c’è Varese, solo 11 città hanno registrato inflazione superiore allo zero e tra queste solo Aosta e Bolzano superiore al mezzo punto percentuale.
Le altre città
Il confronto con le variazioni congiunturali evidenzia la terza posizione di Lecco, preceduta da Rimini (-1,7%); Grosseto (-1,5%) e Verona (-0,9%).
Nell’analisi dei prezzi al consumo locale relativo solo alla città di Lecco che hanno avuto le peggiori variazioni emergono: biglietti per le partite di calcio (+25%), camicia da donna (+11%), giubbetto di uomo in pelle/borsa (+10,8%), limoni (+28,4%), zucchine (+25,4%), meloni (+22%).
I migliori, invece, sono: pentole con coperchio (-11,3%), noleggio mezzi di trasporto (-10,8%), carne fresca suina con osso (-5,8%), pere (-23,4%), mele (-10,7%), uva (-7%).
Anche i prezzi dei carburanti vanno scendendo registrando uno -0,5% per gasolio e benzina e 0,9% per il gpl.
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