Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 02 Febbraio 2018
«Eri la mia parte migliore
Per sempre nel mio cuore»
Ieri a Paderno i funerali del giovane bancario morto a Castione. Il toccante ricordo del fratello: «Dovunque sia spero che sia felice»
«Con lui ho condiviso tutto, dalla cameretta per una vita, ai giochi, alle passioni per il calcio, lo sport in generale, le moto. Purtroppo la vita ha voluto portarmelo via e con lui va via una grossa parte di me. Lui era la mia parte migliore. Nonostante fossi io il maggiore, la maggior parte delle volte era lui l’esempio. Ora dovunque sia, voglio solo sperare che stia bene e sia felice». Queste le poche parole con le quali Diego D’Alessandris, 29 anni, ha voluto ricordare il fratello Stefano, l’impiegato padernese della sede centrale della Banca Popolare di Sondrio che lunedì mattina ha perso la vita in un tragico incidente mentre si recava al lavoro, lungo la strada statale 38 dello Stelvio in territorio di Castione Andevenno.
Il giovane padernese, 25 anni appena compiuti il 22 dicembre, ha perso il controllo della sua Polo per cause ancora tutte da accertare, finendo la sua corsa contro un pullman di passaggio. Il mezzo pesante è uscito di strada, il conducente ha riportato lievi ferite. Niente da fare invece per Stefano, morto sul colpo, come hanno potuto constatare gli agenti della Polstrada, i vigili del fuoco e i soccorritori del 118 che sono intervenuti sul posto. All’origine della tragica carambola potrebbe esserci una perdita di aderenza a causa del ghiaccio che ricopriva il luogo dell’incidente, quella che è chiamata la curva del Balzarro. Come conferma lo stesso Diego, raggiunto dalla tragica notizia insieme ai genitori Nicoletta e Giuseppenel corso della mattinata di lunedì.
«Domenica sera è passato come al solito da casa, abitiamo nello stesso stabile di via Cesare Battisti. Ha portato un cioccolatino a mia figlia Isabella di 2 anni che lo adorava. Faceva letteralmente i salti di gioia ogni volta che lo vedeva. Gli ho consigliato di partire in serata così avrebbe evitato il traffico».
Invece Stefano ha preferito partire la mattina seguente, saltato in auto alle 5 per andare incontro al suo tragico destino. A dieci minuti di macchina da quel posto di lavoro che occupava da 6 anni e che gli piaceva tanto.
Fino al punto da portarsi il lavoro a casa, a volte. Ogni inizio settimana partiva presto, per essere puntuale dietro la scrivania, settore risk della Popolare di Sondrio. Poi nel fine settimana se ne tornava a Paderno.
Nel pomeriggio di ieri una folla commossa di parenti e conoscenti si è stretta attorno a Diego e ai genitori, per l’estremo saluto nella chiesa di Santa Maria Nascente in centro a Paderno. «Vorrei dire – conclude il suo ricordo commosso il fratello – che lo porterò sempre con me. Grazie di tutto Ste. Ti voglio un bene dell’anima. Il tuo fratellone».
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