Homepage / Morbegno e bassa valle
Giovedì 24 Gennaio 2013
Crisi alla Drive Technology
Altri 90 posti a rischio
Il piano industriale entro il nove febbraio e l'impegno dell'azienda a presentarlo al tavolo istituzionale davanti a tutti i lavoratori, ma anche la disponibilità ad aprire una trattativa per partire, già nelle prossime settimane, con i contratti di solidarietà, in alternativa alla cassa integrazione
Morbegno - Il piano industriale entro il nove febbraio e l'impegno dell'azienda a presentarlo al tavolo istituzionale davanti a tutti i lavoratori, ma anche la disponibilità ad aprire una trattativa per partire, già nelle prossime settimane, con i contratti di solidarietà, in alternativa alla cassa integrazione.
Queste le buone notizie, comunicate al termine dell'incontro per la Drive Technology, ieri nel tardo pomeriggio dai segretari della Fiom Cgil Giuseppe Barbusca e della Fim-Cisl Davide Fumagalli. Ma non sono mancate le note dolenti, quelle che preannunciano una stagione calda per lo stabilimento dell'area industriale di Morbegno.
Va bene il piano industriale, ma Errico Fantauzzi, socio di maggioranza della Drive ha anche chiaramente detto che è prevista una ristrutturazione aziendale, che fa presupporre un taglio consistente dei dipendenti, al momento non ancora ben quantificato.
Fantauzzi al tavolo istituzionale ha confermato l'intenzione di fare causa ad Honeywell (per problemi contrattuali pregressi) e questo, certamente non agevola le future relazioni commerciali tra la multinazionale e la Drive. Si stima che il venir meno dei rapporti commerciali con Honeywell si potrebbe tradurre in un calo netto della produzione del 30% e questo non è un buon punto di partenza, tutt'altro.
«Abbiamo chiesto i contratti di solidarietà perché ci consentono di avere una maggiore garanzia di reddito rispetto alla cassa integrazione - hanno precisato Barbusca e Fumagalli - e ci auguriamo che su questo punto l'azienda si dimostri aperta, ma poi c'è anche la spinosa questione stipendi. Ci è stato garantito il saldo entro domani, venerdì 25 gennaio, se i soldi non arriveranno siamo disposti a proclamare subito un'altra giornata di sciopero, accompagnato da un presidio davanti ai cancelli».
Le iniziative di protesta potrebbero, dunque inasprirsi, già da domani, ma a quanto si è potuto capire il pagamento degli stipendi è subordinato al versamento di un'anticipazione di Honeywell, che, potrebbe, a questo punto, anche non arrivare.
Insomma, si vive e si spera alla giornata, mentre il sindaco Alba Rapella, che, nei giorni scorsi si è impegnata molto per ottenere la convocazione di questo tavolo, ha ricordato alla Drive, gli accordi e il sostegno dato all'azienda nel 2009 quando si insediò nell'area industriale.
«Ci chiesero la disponibilità di un lotto confinante alla proprietà della ex Honeywell per realizzare un magazzino più grande, noi fummo costretti a fare una variante, ma accettammo la sfida perché ci convinsero della bontà e delle buone intenzioni di quel progetto industriale.
Adesso a distanza di tre anni quel magazzino è ancora lì vuoto e siamo in questa situazione. Il territorio, allora non si è sottratto nel venire incontro alle istanze della proprietà, ci aspettiamo, in questo momento di crisi, la stessa attenzione, doverosa, nei confronti di questi lavoratori e di queste lavoratrici che chiedono solo di poter continuare a vivere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA