Civate, cava sul Cornizzolo
Il sindaco: «Farebbe solo danni»

Il sindaco di Civate, Baldassarre Mauri, replica all'amministrazione comunale di Merone che, nei giorni scorsi, ha espresso la propria posizione in merito alla campagna intrapresa nel Lecchese contro l'ipotesi di una nuova cava sul monte Cornizzolo: «La nostra vocazione turistica è vera, una nuova cava farebbe solo danni»

CIVATE - «La vocazione turistica del territorio non è utopia»: il sindaco di Civate, Baldassarre Mauri, replica a distanza all'amministrazione comunale di Merone che, nei giorni scorsi, ha espresso la propria posizione in merito alla campagna intrapresa nel Lecchese contro l'ipotesi di una nuova cava sul monte Cornizzolo. Quest'ultima è una richiesta della società Holcim Italia, titolare del cementificio proprio di Merone, mentre la nuova escavazione dovrebbe interessare (per i prossimi vent'anni) il territorio di Civate nelle vicinanze del rifugio «Marisa Consigliere».
L'amministrazione Mauri perciò ribatte, cifre alla mano: «Già oggi i dati parlano chiaro: 50 mila persone l'anno frequentano il Cornizzolo, tra visite guidate al complesso abbaziale di San Pietro al Monte e attività sportive come il parapendio. La risposta dei visitatori, su scala persino internazionale, già c'è ed è molto rilevante: è nostro preciso dovere sviluppare tale potenzialità, senza danneggiare l'ambiente, bensì valorizzandolo».
Per scongiurare l'apertura della nuova cava, l'amministrazione comunale invoca pertanto «da un lato l'impegno del mondo politico sulla riqualificazione della ferrovia, esigenza di tutta la collettività ovviamente, e non di un'azienda soltanto»; quanto a Holcim, Mauri manda a dire: «Non è degno di una multinazionale nota a livello mondiale usare i dipendenti come scudo umano, minacciando di ridimensionare l'attività di Merone e lasciare decine di famiglie senza lavoro».

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