Editoriali / Circondario
Lunedì 07 Aprile 2014
Valmadrera ancora incredula
«Il sindaco pulito, tutto un errore»
La maggior parte dei cittadini non sembra nutrire il minimo dubbio su Marco Rusconi.La sua popolarità che riscuote nella gente è enorme
«C’è grande interesse sui fatti che vedono coinvolto il sindaco: bisogna però dire che la stragrande parte dei clienti sembrano non nutrire il benché minimo dubbio sulla sua innocenza».
L’edicolante Claudio Castelli impilava le copie dei giornali, le porgeva oltre il bancone, tirava ieri mattina le somme di una settimana con Valmadrera - comunque - in prima pagina.
«Non conosco il sindaco – ammetteva – ma devo dire che la sua popolarità e la fiducia che riscuote nella gente è enorme: notavo che ricevevano anzi occhiatacce e rimbrotti i rarissimi clienti che, acquistando il giornale, si permettevano qualche frase contro». Sempre ieri si sprecavano i commenti anche tutt’attorno all’edicola, nella piazza Monsignor Citterio gremita per la giornata primaverile che portava i cittadini a fare la colazione al bar o a prendere l’aperitivo, così come li attraeva negli altri luoghi di relax più amati, tipo San Tomaso: non parlavano d’altro che dell’arresto del sindaco gli escursionisti sulla strada alle spalle del cimitero; qualcuno, conversando con gli amici, azzardava la parola «errore» ed era il massimo che si fosse disposti ad attribuire a Marco Rusconi. Nel vicino santuario di San Martino nessuno aveva deposto candele o altre testimonianze di fede e solidarietà tra quelle ideate sui social network, ma le manifestazioni avvenivano apertamente, dal vivo. Per le strade del centro storico ci si imbatteva in volti anche noti: l’ex sindaco Mauro Panzeri parlava accorato vicino alla chiesa: «I giudici hanno oggi un potere immenso; possono mandare le forze dell’ordine a prelevare chiunque; dopo, gli chiedono che cos’ha da dire».
Nell’associazionismo prevalevano i sentimenti: «E’ una domenica scioccante – confessavano nel centro per i disabili, allestendo una festa benefica – Che cosa starà passando, Marco? Ci pensiamo da giorni: al dolore che sta provando, all’esperienza che sta vivendo, un bravo ragazzo come lui, in carcere a 36 anni, lontano dalla famiglia».
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