Editoriali / Sondrio e cintura
Martedì 02 Aprile 2019
Per il prefetto Spena dolce inizio con torta. «Una realtà operosa»
Ieri l’incontro con la stampa locale. Giunta a Sondrio in treno «per ammirare il paesaggio» ha lodato «questa piccola realtà molto accogliente»
Affabile, gentile, di accattivante simpatia, Paola Spena, neo prefetto di Sondrio, che si è presentata alla stampa con l’ultimo omaggio della sede di Torino in cui è stato vicario dal 18 aprile 2017: una magnifica torta “istituzionale”, dettata però dal cuore.
Poi, dopo le foto di rito, si è raccontata con garbo, orgogliosa della sua bella Napoli dove risiede la sua famiglia, e dove ha svolto incarichi di alto prestigio lavorando per il Ministero degli Interni per la prevenzione delle infiltrazioni criminali nella “Terra dei fuochi”, occupandosi di immigrazione e poi dell’emergenza sfratti nella città più bella al mondo ma con annosi problemi talvolta irrisolvibili.
«Sono giunta in città volutamente in treno – un po’ lungo il viaggio – per assaporare il paesaggio meraviglioso di queste montagne in una realtà che ho già avuto il piacere di conoscere anni fa come sciatrice durante una vacanza a Livigno. Un approccio decisamente positivo per me con una realtà piccola, ma molto operosa e di grande attrattiva turistica, dove le istituzioni lavorano in piena sinergia per la sicurezza del territorio e le Forze dell’Ordine operano con forte motivazione per la prevenzione e il controllo», ha dichiarato il prefetto Spena che ha subito annotato l’annoso problema valtellinese del nodo-viabilità, dichiarandosi pronta ad una proficua collaborazione con tutte le forze in campo e con gli esponenti della stampa a creare un protocollo d’intesa per un reciproco scambio di esperienze e suggerimenti, già sperimentato in altre realtà.
L’ascolto e il confronto saranno le sue tappe immediate per la conoscenza del territorio, dal sindaco cittadino a quelli dell’intera provincia col suo presidente, dal mondo della Giustizia con i suoi rappresentanti, a quello religioso col vescovo.
«Sono onorata e contenta di essere qui in questa bellissima realtà che si esprime con la cultura del lavoro e dell’accoglienza, ma soprattutto con l’orgoglio delle proprie radici, dei propri valori, delle proprie tradizioni. E poi sarà certamente proficuo lavorare in una sede prefettizia così bella e prestigiosa con una fitta schiera di collaboratori a maggioranza femminile». Per la terza volta ancora una donna a guida della prefettura sondriese con Spena, animata da un grande slancio vitale condito dall’ispirazione di una “vis partenopea” di corroborante empatia e di grande determinazione.
«Avrò presto il tempo di conoscere la gente valtellinese e la città di Sondrio uscendo a piedi, perché è il modo migliore per avvicinarsi alla realtà cittadina. Non fosse altro perché come donna mi tocca anche la gestione ordinaria della spesa quotidiana», scherza infine il neoprefetto che come sua direttiva immediata intende aprire la prefettura alla gente e ,soprattutto. al mondo scolastico. Il Governo giunge al cuore della gente attraverso i suoi uomini e le sue donne migliori. Spena saprà giustamente interpretare il suo ruolo istituzionale nel migliore dei modi, intercettando, interpretando e cercando di risolvere i bisogni del territorio, anche con quel tocco di femminilità ed eleganza che non guasta.
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