Editoriali / Sondrio e cintura
Giovedì 04 Aprile 2019
Mostra zootecnica a Colorina: sfila la tradizione di un territorio
Domenica 7 aprile allevatori e agricoltori protagonisti
Sono 1.400 gli abitanti di Colorina, paese in cui si contano circa 1.400 capi di bestiame.
Un rapporto di uno a uno, sinonimo di un centro ad altra vocazione tecnica in fatto di zootecnia, sottolineato con una punta di orgoglio dal sindaco Doriano Codega nel presentare ieri nella sede della Comunità montana di Sondrio l’edizione numero cinque della Mostra zootecnica dei Comuni delle Orobie di scena domenica a partire dalle 9 al campo sportivo, grazie ad un dispiegamento di volontari, a cui è andato il grazie del primo cittadino.
«Senza il volontariato questa manifestazione non sarebbe possibile e per noi è un onore ospitarla a Colorina, dove sono attive 11 aziende agricole, che hanno saputo rinnovarsi, che producono prodotti di eccellenza e che mantengono, con il loro lavoro, vivi gli alpeggi».
In cabina di regia, il Comune in collaborazione con Aral, Associazione regionale allevatori della Lombardia e con il comitato organizzatore, coordinato da Fiorella Varischetti, oltre alla presenza sul campo degli studenti dell’istituto tecnico agrario (Itas) del convitto Piazzi e di Coldiretti con Campagna Amica, con il sostegno di enti e istituzioni, oltre che di sponsor privati Come lo scorso anno nel pomeriggio dalle 14 si accenderanno i riflettori sulla Mostra provinciale delle vacche di lattazione di razza bruna, con la partecipazione, ha snocciolato dati Gianmario Tramanzoli, vice direttore di Aral, di «65 capi, mentre in mattinata ce ne sono 60 iscritti a catalogo di pezzata rossa e 50 animali di bruna giovane».
«La Comunità montana tiene molto ad eventi di questa portata - è intervenuto il presidente Tiziano Maffezzini -, che mirano alla valorizzazione di un lavoro importante come quello degli agricoltori e degli allevatori in una provincia interamente montana». Una mostra nella mostra, rivolta a chi è del settore, ma non solo. Anche alle famiglie e ai giovani, con la possibilità di pranzare sul posto con un menu a chilometro zero.
Su quanto sia importante l’attività della zootecnia per il mantenimento dei territori montani ha voluto porre l’accento Tramanzoli, che ha però ricordato come «la manifestazione sia rivolta anche a chi questo settore non lo conosce».
«Significativa è la presenza di giovani agricoltori – la sottolineatura del presidente di Coldiretti Silvia Marchesini -: nel settore c’è un ricambio generazionale. Forze nuove che ci danno una prospettiva futura. A tal proposito ringrazio l’Itas e i suoi studenti che hanno a cuore il comparto e mostrano passione». A fare da cornice all’esposizione il mercato di Campagna Amica con produttori locali: «Il contatto diretto con il consumatore è fondamentale».
«Siamo convinti che i nostri studenti mostrino una grande passione e siano sostenuti da forte motivazione – ha assicurato, portando i saluti della dirigente Giovanna Bruno, il docente dell’Itas Mario Rumo insieme ai due maturandi Gildo Cantoni e Camilla Mainetti -; questi giovani non devono confrontarsi con realtà e istituzioni solo dal punto di vista teorico, ma sul territorio. Quindi questa mostra di fatto è un’istruzione pratica, che difficilmente può avvenire in un’aula scolastica».
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