Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 21 Maggio 2014
Rigamonti, estate decisiva
Mobilità volontaria per 35
Intanto alla Levissima si tratta per il contratto di secondo livello e arrivano segnali positivi dall’azienda dolciaria Cloetta, ex Sperlari
Mobilità per 35 dipendenti della Rigamonti, la società del gruppo brasiliano Jbs che in Valtellina ha dato lavoro fino alle scorse settimane a circa 260 persone. I sindacati del comparto agroalimentare rilevano che si è conclusa la prima fase legata all’accordo del 17 gennaio. A metà giugno si svolgerà un incontro finalizzato all’analisi della situazione dopo il primo semestre di utilizzo degli ammortizzatori sociali.
«Nei giorni scorsi è stata raggiunta la quota massima di 35 lavoratori collocati in mobilità incentivata, nel rispetto di quanto previsto nell’intesa siglata a gennaio – sottolinea dalla Flai-Cgil Vittorio Boscacci, impegnato nella gestione dell’attività sindacale del settore insieme a Danila Barri della Fai-Cisl e Donatella Canclini della Uila -. Si tratta di venticinque operai e dieci impiegati che hanno accettato l’offerta dell’azienda. Questo percorso ha permesso di congelare, almeno per il momento, la cigs per crisi aziendale della durata di dodici mesi per 108 lavoratori. Per garantire la produzione, non ci sono state altre assenze significative dagli stabilimenti di Montagna, Mazzo e Poggiridenti». La prudenza, naturalmente, è d’obbligo. L’obiettivo del sindacato è la riduzione del numero di lavoratori in esubero. Il gruppo brasiliano, durante la lunga e difficile trattativa dell’inverno, ha chiesto il supporto delle organizzazioni dei lavori e il dialogo non è venuto meno. Ma l’attenzione del sindacato, che in questo settore opera con una notevole sinergia fra le sigle delle diverse confederazioni, è concentrata anche su alcune altre fabbriche dell’industria alimentare.
C’è spazio, nonostante il periodo difficile, anche per la contrattazione. «Alla Levissima è iniziata la trattativa per il contratto di secondo livello. Stiamo parlando di una partita molto importante, perché i dipendenti a tempo indeterminato sono 210 e non possiamo dimenticare i 35 stagionali assunti dalla società del gruppo Nestlè waters e dalle agenzie».
Anche dalla Valchiavenna arrivano notizie confortanti. È il caso della Cloetta ex-Sperlari, azienda dolciaria. «Nel mese di maggio l’organico è stato composto da 45 dipendenti a tempo indeterminato, 28 interinali e due assunzioni a termine. C’è una produzione costante soprattutto per l’estero. Questo ci lascia sperare in un ulteriore consolidamento dei posti di lavoro entro la fine dell’anno». Un caso che si ritiene particolarmente virtuoso è quello di Vallespluga, che ha avuto la capacità di affrontare il calo dei consumi grazie a un’oculata gestione del processo produttivo.n
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