Economia / Sondrio e cintura
Sabato 03 Maggio 2014
Gli artigiani preoccupati
«Perso lo sbocco a Livigno»
I problemi espressi durante l’assemblea della sezione di Bormio - «Chiesto ai sindaci, nel rispetto della legge, di darci una mano»
Una primavera di profonda crisi per il settore artigianale, mai bloccato come quest’anno. Forte la preoccupazione evidenziata martedì sera dal comparto davanti agli amministratori locali, invitati a partecipare all’assemblea della sezione di Bormio di Confartigianato presieduta da Fulvio Sosio. Un clima costruttivo e collaborativo quello registrato durante la serata «un’assemblea partecipata - ha evidenziato Sosio - e interessante per lo scambio di vedute avuto con gli amministratori».
Quattrocento le aziende rappresentate dall’associazione alla quale se ne sommano altre duecento, tra i comuni dell’Alta Valle e Livigno, per un totale di 1800 addetti. «Abbiamo invitato tutti, non solo i soci - ha anticipato Sosio - perché la crisi è di tutti, sta toccando tutti. Anche i sindaci sono in difficoltà nel fare promesse dato il patto di stabilità al quale devono soggiacere però hanno capito appieno la situazione critica.
Compatibilmente con i dettami di legge ci hanno assicurato il loro sostegno». Sosio ha ricordato anche la difficoltà di sbocchi causata dall’isolamento dell’Alta Valle, un bacino chiuso dal quale «solo qualche rara eccezione, qualche ditta radicata sul territorio da tempo, è riuscita a emergere facendosi conoscere all’esterno».
Nell’affollata sala della banca Popolare di Sondrio sono state messe a fuoco questioni urgenti che riguardano il futuro del territorio e delle aziende. «Già da un paio d’anni - ha evidenziato Sosio - la crisi ha iniziato a farsi sentire ma questa primavera è esplosa in tutta la sua complessità e criticità. Abbiamo perso anche lo sbocco di Livigno, realtà che fino allo scorso anno ha rappresentato una valvola di sfogo importante per le nostre aziende; anche lei si è bloccata».
© RIPRODUZIONE RISERVATA