Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 25 Gennaio 2017
«Diamo il terreno a chi lo coltiverà»
Il Comune di Ponte in Valtellina sta recuperando quasi 11mila metri quadrati terrazzati sotto al campo sportivo. «Ora occorre un imprenditore agricolo che lo prenda in gestione. Potrebbe diventare un uliveto o un vigneto».
Diecimilaottocento metri quadrati di terreno terrazzato, opportunamente sistemato e coltivabile, saranno disponibili per chi li volesse prendere in comodato d’uso gratuito a Ponte in Valtellina per una ventina di anni.
È l’invito che il sindaco di Ponte, Franco Biscotti, rivolge agli imprenditori agricoli della Valtellina facendo conoscere il progetto “Più più più” che, nel suo paese, sta portando alla bonifica del terreno terrazzato che si trova sotto il campo sportivo comunale.
«Quando è partita la frutticoltura negli anni Cinquanta – spiega Biscotti -, questo era un campo sperimentale dove sono state messe a dimora le prime piante da frutto. Il Comune ha sempre affittato quest’area dove, fino agli anni Ottanta, c’erano dei meleti. L’ultimo affittuario ha abbandonato via via i terrazzamenti, fatto eccetto per la parte in fondo che è più pianeggiante. Il Comune, negli anni, non ha mai fatto nulla, per cui era arrivata l’ora di intervenire perché l’area si è degradata». L’opportunità è venuta dal progetto “Più più più” del costo complessivo di 100mila euro, di cui 60mila euro da fondazione Cariplo e 40mila euro cofinanziati dal Comune di Ponte, che prevede la sistemazione e manutenzione di tutta l’area con il taglio della vegetazione presente e la rimozione della vetusta tettoia posizionata all’interno. «Gran parte della pulizia è stata fatta nel 2016 – precisa il sindaco -, visto che il progetto si articola su due annualità. Quest’anno, invece, si procederà al completamento della bonifica e alla ricostruzione, dove necessario, dei muri di sostegno dei terrazzamenti, alcuni in precarie condizioni. Dopo la sistemazione dei muri si adegueranno le pendenze dei terrazzamenti che potranno essere così nuovamente coltivati grazie all’esposizione assolata del versante».
Una volta conclusa la riqualificazione dei terreni, arriverà la parte più delicata: quella della destinazione futura del fondo. L’amministrazione comunale sta valutando alcune ipotesi per il successivo utilizzo a scopo agricolo dei terreni, con la messa a dimora di nuove coltivazioni, magari anche diversificate, e nell’ottica di poter garantire il mantenimento con facilità e sostenibilità economica. «Questa sarà un’azione importante – prosegue Biscotti -. Noi abbiamo sistemato il terreno e contribuito alla manutenzione del territorio, ma occorre che un imprenditore agricolo sia interessato a prenderlo in gestione e coltivarlo. L’area potrebbe diventare un vigneto o un uliveto, coltura che sta prendendo quota in questi anni. L’intenzione è quella di assegnarla, in comodato d’uso gratuito, all’agricoltore che certamente dovrà fare un investimento per renderla produttiva. Al Comune non interessa fare lucro, ma il mantenimento sotto il profilo ambientale e paesaggistico per venti o trent’anni».
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