Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 11 Novembre 2013
Una giornata di ricerche
Ma Francesca non si trova
I maggenghi di Garzeno e Catasco controllati da amici e parenti - «Abbiamo verificato la voce che la dava in una baita della zona»
Gli amici e i famigliari di Francesca Tarca, la donna di Mello scomparsa da casa da ormai due settimane, sono saliti ieri ai maggenghi di Garzeno e di Catasco, sui monti dell’Alto Lario, per sgombrare qualsiasi dubbio. Hanno voluto verificare sul posto, con loro anche il sindaco Fabrizio Bonetti che si sta facendo in quattro per stare vicino alla famiglia di Francesca, hanno setacciato ogni baita, tutti i ruderi e i borghi abbandonati alla ricerca di un possibile indizio, di una traccia del passaggio della giovane mamma di Mello.
«Non abbiamo mai dato credito alle voci che davano Francesca in una baita sopra i monti dell’Alto Lago - sostiene Bonetti - però volevamo vedere di persona, controllare anche lì, non volevamo trascurare nemmeno questa possibile pista». Con l’aiuto di alcune persone del posto che hanno fatto da mediatori con gli abitanti della zona, la comitiva valtellinese ha chiesto informazioni, ha mostrato le foto della donna a chi hanno incontrato sui sentieri sopra Gravedona, hanno aperto baite ed esaminato anche le case diroccate, ma dai tanti interpellati non è uscito nulla di più di quanto non si sapesse già.
«Nessuno l’ha vista, Francesca pare proprio che lì non ci sia mai stata, ma noi non perdiamo le speranze, continueremo a cercare». Il marito Alessandro è determinato e spera di ritrovare sana e salva la moglie e adesso ci si aggrappa all’unico elemento che potrebbe fare luce sulla sparizione di Francesca, quel cellulare che è stato acceso alcuni giorni fa e che potrebbe essere stato ritrovato da qualcuno e proprio il luogo del ritrovamento potrebbe fornire nuovi indizi per le indagini.
Ma non si può escludere che il telefonino sia ancora nelle mani della donna, che per qualsiasi motivo non può o non vuole farsi trovare.
Il marito Alessandro Secchi, già da qualche giorno ha lanciato un appello su facebook: «Chi avesse trovato un cellulare Samsung nella zona di Gravedona/Dongo/Garzeno è pregato di portarlo ai carabinieri per essere visionato dai pubblici ufficiali», ma finora nessuno si è fatto vivo.
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