Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 09 Giugno 2014
«Subito un referendum
contro l’orso M25»
Toni infuocati alla serata di informazione voluta dalla Provincia dopo il ritorno in zona dell’orso - Il sindaco di Vervio ha chiesto spiegazioni: «Possibile non sapere in tempo reale dove si trova?»
Le popolazioni del Tiranese che in questi giorni hanno dovuto convivere con M25 hanno mostrato tutta la loro contrarietà alla presenza del plantigrado nell’incontro con gli esperti avvenuto venerdì sera nella sala consiliare del municipio di Mazzo e si sono alzate vivaci proteste nei confronti degli esperti che hanno relazionato sulla presenza dell’orso in Provincia.
«Tenetevi l’orso nei vostri uffici». «Voi prendete i soldi e noi dobbiamo rischiare la vita». «Vergogna». Sono le proteste levatesi da un’aula gremita.
«Noi vogliamo un referendum per decidere la presenza dell’orso, ma devono far votare noi che viviamo qui a contatto con l’animale - afferma Beniamino Quadrio di Vervio. Non bisogna fare votare in città perché è ovvio che li sono favorevoli».
Ha preteso spiegazioni anche il sindaco di Vervio, Enzo Quadrio: «Non è ammissibile che per tre giorni non si sapesse dove l’orso stava». Ha ragioni da vendere Diego Quadrio, che accudiva l’asino che è stato sbranato dall’orso: «Ero solito passeggiare sempre con mia moglie dopo cena, ma adesso è impossibile: come si fa ad uscire di casa sapendo che c’è l’orso?». Applausi dell’intera platea per il grosino Enzo Curti: « Noi non siamo contrari alla presenza dell’orso, ma non deve essere problematica per l’uomo. Togliamo dal territorio quelli che creano problemi. Non è vero quanto asserito dagli esperti questa sera, ovvero che l’orso attacca animali incustoditi. Delle pecore erano custodite dai miei genitori e ciò nonostante l’orso Jj8 ha agito. La Provincia ha il potere di agire, la presenza dell’orso sta limitando la fruizione del territorio nella vita quotidiana, bisogna toglierli subito. L’orso deve vivere nelle sue zone, questa è zona troppo autorizzata».
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