Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 04 Marzo 2014
Sindaco spodestato a Bormio
Regna il Podestà dei matti
Rituale rispettato in piazza del Kuerc per il Carnervale più satirico della Valle - Stoccate alla politica locale e ai topi (d’appartamento): «È una vera invasione»
«Se il Podestà dei matti, anziché per un giorno, vorrà regnare fino alla fine del mandato amministrativo, per me va bene». Ha esordito così il sindaco di Bormio Giuseppe Occhi nel consegnare, ieri mattina in piazza del Kuerc, le chiavi del comune al nuovo Podestà personaggio che per un giorno, secondo la tradizione, governa Bormio assicurando felicità e feste per tutti.
Il rituale dello spodestamento del sindaco, messo in scena dalla compagnia “di mat”, è stato riproposto ieri nella sua duplice veste, di festa sì ma anche di punzecchiature all’amministrazione comunale grazie alla lettura della posta dei matti alias pettegolezzi e lamentele della popolazione. A ricoprire l’importante ruolo di podestà è stato scelto l’ingegner Cesare Pietro Rini, personaggio illustre di Bormio ai più sconosciuto in quanto vive a Pisa. «La sua persona – ha commentato nel presentarlo Marcello Canclini – ci ricorda due grandi maestri del legno e dell’intaglio, rispettivamente il papà Pietro ed il nonno Cesare».
Agghindato con tanto di “vestì de cotula” il podestà, unitamente al sindaco, ha ascoltato la lettura di tutte e sedici le lettere, alcune in italiano, altre in dialetto, alcune in forma poetica, altre delle vere e proprie storielle. Deluso chi si aspettava, tra i vari argomenti, lettere su Bormio marketing o sulle dimissioni di Gianni Confortola da assessore al turismo del comune di Bormio, i due temi che imperversano sulla cronaca locale.
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