Rogo in quota: baite

divorate dalle fiamme

Una baita divorata dalle fiamme, un’altra quasi. È questo il pesante bilancio dell’incendio scatenatosi nel tardo pomeriggio di sabato. Verso le 18 è stato dato l’allarme ai vigili del fuoco, a Mont Bass, monte praticamente inaccessibile dai mezzi, posto sul confine fra i comuni di Sondalo e Grosio, sul versante opposto alla frazione grosina di Tiolo.

Il nucleo di baite, cinque o sei, si trova a quota 1.300 metri fra la valle del Solco e quella di Vernuga. Le fiamme hanno avvolto in maniera importante due baite; le altre sembrano essere state fortunatamente risparmiate. Particolarmente complicate le opere di spegnimento dato il luogo molto impervio, difficilmente raggiungibile.

I vigili del fuoco - i volontari dei distaccamenti di Grosio e di Grosotto e quelli effettivi di Tirano- hanno potuto effettuare le opere di spegnimento con pochi mezzi perché le jeep sono state costrette a fermare la propria corsa a Solena Alta, e da lì ci vogliono ancora 20 minuti a piedi per raggiungere l’isolatissima località montana di Mont Bass. Da Solena Alta a Mont Bass c’è una strada molto stretta lungo la quale passano solo le moto da trial e la “motocarreta”, utilizzata per il trasporto dei materiali da chi ha ristrutturato le baite negli ultimi anni.

Solo alcuni dei vigili del fuoco intervenuti, una decina di unità in totale, hanno potuto raggiungere la baita sui trial portando l’acqua con delle brente sulle spalle. Impossibile per ora sapere cosa abbia scatenato la furia delle fiamme che si sono propagate da una baita all’altra sotto lo sguardo imponente dei proprietari.

Quella più colpita è stata quella della famiglia di un geometra grosino che lavora in Comunità Montana a Bormio. Lì vicino c’è anche la baita un artigiano del legno di Grosio, che solo pochi anni fa aveva terminato di sistemarla. Gli altri proprietari sono sondalini. Le fiamme altissime e una nube nera si sono viste anche dalla caserma dei vigili del fuoco volontari di Grosio nell’area Ghisalba.