Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 10 Ottobre 2013
Restauro della biblioteca
Paruscio rinuncia al lavoro
L’architetto aveva vinto l’appalto comunale con un ribasso del 45% - Ora l’Ordine professionale, contrario al ribasso, è soddisfatto
Progetto di restauro della biblioteca Ezio Vanoni a Morbegno: cambio del professionista, la progettazione torna all’architetto Marco Ghilotti. Si chiude «positivamente» il caso biblioteca secondo l’Ordine degli architetti, che si era scagliato contro la decisione del Comune di affidare lo studio progettuale sulla Vanoni basandosi sul criterio del massimo ribasso, «svendendo così un’opera tanto importate».
In base al bando la progettazione era stata affidata nelle scorse settimane all’architetto Roberto Paruscio, che aveva presentato l’offerta col ribasso maggiore, pari a una percentuale del 45,123. Ora lo stesso Paruscio rinuncia all’incarico « perché, a causa di altri impegni di lavoro, non era più in grado di rispettare la tempistica del nostro bando che prevede la consegna del progetto entro 15 dicembre - precisano dall’ufficio tecnico comunale -. Abbiamo quindi optato per l’affidamento diretto all’architetto Ghilotti, che propone un ribasso del 20%, che già aveva curato una progettazione preesistente sullo stabile con il beneplacito di Caccia Dominioni». Lo stesso architetto Ghilotti era uno dei sette professionisti invitati dall’amministrazione comunale a partecipare alla gara.
Sui 7 progettisti invitati, però, due non avevano partecipato al bando (Gianmatteo Romegialli e Claudia Bigi), altri due ( Maxiamilian Fattarina e Alessandro Caligari ) pur partecipandovi hanno gentilmente declinato l’invito. Restavano in lizza Ernestina Croce (che in questa fase si è rimessa alle decisioni del Comune) e Ghilotti (entrambi proponevano un ribasso del 20%) e quella di Paruscio.
«La vicenda inerente il restauro della biblioteca di Morbegno, a quanto pare, si è conclusa nel migliore dei modi nel senso che il progetto non sarà assegnato con il criterio del massimo ribasso - afferma Giovanni Vanoi, presidente dell’ordine architetti di Sondrio -. A suo tempo avevamo invitato l’amministrazione a rivedere il criterio di assegnazione in quanto è universalmente riconosciuto dagli addetti ai lavori che occorre assegnare gli incarichi di progettazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa».
E aggiunge: «Nel caso specifico, gli architetti hanno dato un segnale tangibile della sensibilità che occorre dimostrare nei confronti della categoria e delle amministrazioni pubbliche al fine di mantenere alto il grado di dignità della professione. Alcuni hanno rinunciato subito alla gara e altri, alla fine,, hanno rinunciato rendendosi conto che è dannoso per tutti assecondare un metodo di assegnazione devastante per i professionisti, per i Comuni e per la buona architettura».
© RIPRODUZIONE RISERVATA